Area del Tribunale: la battaglia si sposta in Cassazione
Continua la battaglia giudiziaria per il pagamento da parte del Comune dell'area in cui è stato costruito il Palazzo di Giustizia. Nel settembre scorso la Corte d'Appello di Caltanissetta, ha tras...


Continua la battaglia giudiziaria per il pagamento da parte del Comune dell'area in cui è stato costruito il Palazzo di Giustizia. Nel settembre scorso la Corte d'Appello di Caltanissetta, ha trasmesso copia di una sua ordinanza già provvisoriamente esecutiva, avente ad oggetto l'opposizione alla stima dell'indennità di esproprio di acquisizione sanante, promosse dai proprietari dei terreni contro il Comune. Nel contraddittorio tra le parti la Corte d' Appello ha stimato in 5.744.326,45 euro la somma dovuta ai proprietari secondo le
rispettive quote di comproprietà. Dopo il pronunciamento del Cga sull'illegittima procedura usata dal Comune per occupare l'area di via Cascino , l'amministrazione aveva due possibilità: o restituire l'area così come l'aveva trovata (con il paradosso di dover demolire il Palazzo di Giustizia) o adottare un provvedimento di acquisizione a posteriori e quindi pagando l'area. Nel 2017 il Comune ha scelto la seconda via ma sul costo dell'area non c'è stata intesa tra le parti. Il caso è finito alla Corte d' Appello che ha dato il via libera alla stima per 5.744.326,45 euro ordinando, conseguentemente, al Comune di Gela di depositare presso la Cassa Depositi e Prestiti quell' importo, detratte le somme già versate, con gli interessi legali sulla differenza, dal 25 settembre 2017 alla data di effettivo deposito. Il Comune è stato condannato a pagare spese legali per oltre 50 mila euro, oltre a rimborsi forfettari di spese generali e le spese per la Ctu. I proprietari dell' area però hanno presentato ricorso in Cassazione e la battaglia continua con quello che sarà l'ultimo atto di un lunghissimo braccio di ferro.