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Aumentano i morti sul lavoro in Sicilia: la posizione della Uil

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“La Sicilia tra le regioni italiane è seconda soltanto al Veneto, stando al Rapporto Inail, per aumento di incidenti mortali sul lavoro. Sono stati 22 nel primo quadrimestre di quest’anno, mentre erano stati 13 nello stesso periodo del 2024. Una escalation inquietante, nell’inerzia della politica alla quale continuiamo inutilmente a chiedere più ispettori e più controlli, prevenzione seria e formazione vera, oltre all’introduzione del reato di omicidio sul lavoro nel Codice penale”.
Lo afferma la segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, commentando i dati della relazione periodica Inail.

L’esponente sindacale aggiunge: “Di fronte a numeri che fanno paura, servirebbero risposte concrete che non arrivano. A far scattare non soltanto reazioni di facciata, ma soprattutto interventi e misure efficaci dovrebbero essere anche i 6967 casi di infortuni registrati nella nostra regione, poco meno del periodo gennaio-aprile 2024 quando erano stati 7028”.


“La nostra campagna della vita – conclude Luisella Lionti – si chiama #Zeromortisullavoro e l’ha lanciata la Uil con il suo leader nazionale PierPaolo Bombardieri per rivendicare, nel nome delle vittime di questa strage quotidiana e delle loro famiglie, investimenti sulla sicurezza. E sottolineiamo: investimenti! Non ne possiamo più di vedere lacrime di coccodrillo e sentire frasi di circostanza a ogni tragedia che si verifica nelle fabbriche, nei campi, nei cantieri. Tragedie che avvengono sempre più spesso, come testimonia non solo il dato siciliano ma anche quello nazionale con 286 denunce di infortunio con esito mortale registrate nei primi quattro mesi del 2025. Ben 21 in più rispetto al 2024”.

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Scuvera:”la bozza di piano sanitario è stata migliorata”

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Di ritorno da Palermo, questo pomeriggio, l’on. Totò Scuvera (FdI),  con un video in diretta social ,ha reso noto che il governo per il territorio nisseno ha  previsto una modofica rispetto alla bozza presentata ai sindaci. In mattinata l’assessore alla sanità Daniela Faraoni ha esposto il piano alla Commissione sanità all’Ars che farà altre audizioni prima di esprimere parere.

«C’è un testo che per quanto ci riguarda è migliorativo rispetto all’ipotesi iniziale.I posti letto di Mazzarino e Niscemi sono mantenuti – riferisce Scuvera –  su Gela è stata reinserita la Brest unit, sono statj recuperati i posti di Urologia, Ortopedia e Cardiologia. Confermati Psichiatria, Neutologia e Medicina con in più l’inserimento della Stroke unit che è fondamentale per intervenite subito in caso di infarti ed ictus. Questa nuova proposta è il frutto di quanto segnalato e richiesto dai sindaci e delle interlocuzioni con i deputati. Si può ancora modificare qualcosa. Per quanto mi riguarda continuerò a seguire l’iter del piano difendendo come ho fatto finora gli interessi e le giuste rivendicazioni del territorio”.

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Cronaca

Gioco d’azzardo, controlli dei carabinieri a Licata

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I Carabinieri di Licata, con il supporto tecnico del personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Sezione Controlli, hanno eseguito un servizio straordinario di controllo finalizzato alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico.Nel corso delle verifiche presso un esercizio commerciale in Piazza Linares, sono stati individuati tre apparecchi automatici da intrattenimento risultati non conformi alla normativa vigente: privi di attestato di conformità, non collegati alla rete telematica statale e installati senza le prescritte autorizzazioni.

A seguito delle irregolarità riscontrate, i militari hanno proceduto al sequestro amministrativo degli apparecchi e della somma in contanti pari a 775 euro, rinvenuta al loro interno, elevando contestualmente sanzioni amministrative per un importo complessivo di 30.000 euro. L’attività si inserisce in una più ampia operazione avviata nel mese di luglio su scala provinciale, che mira a contrastare il fenomeno del gioco irregolare, con particolare attenzione alla tutela della salute pubblica e alla prevenzione delle forme di dipendenza patologica

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Rete ospedaliera:rinvio senza data della seduta della commissione all’Ars

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“Non bisogna fare in fretta, occorre fare bene e in questo momento non lo si sta facendo per nulla. Anzi, a dirla tutta, la bozza della rete ospedaliera attualmente disponibile è un disastro. Anche la maggioranza è ipercritica sulle scelte operate dal governo e sui tagli che, onestamente, sono incomprensibili”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca, componente della commissione Salute, a margine della seduta sulla rete ospedaliera di oggi rinviata a nuova data senza nulla di fatto.
“Non si può – dice De Luca – operare al buio, o quasi, come si sta facendo oggi. Occorre ascoltare i territori e convocare in commissione amministratori, dirigenti, comitati e personale. Occorrono pure i dati della rete territoriale, delle unità operative, delle reti collegate a quella ospedaliera”.


“Non si può – conclude De Luca – progettare il futuro guardando malamente al passato e questa rete è solo un pessimo restyling di quella del del 2022, che a sua volta era una modifica di quella mai entrata in vigore prodotta dall’allora assessore Gucciardi. In altre parole è una rete vecchia, anche se ancora deve nascere e che quindi soffre di ben 4 fattori condizionanti generali negativi:
1) Essendo una rete rimaneggiata su quella del D.A. 19/2022, che a sua volta modificava la rete precedente, ha una base ultradecennale che non considera l’inversione demografica nel frattempo occorsa. 2) Non considera i dati di attività delle singole situazioni provinciali nemmeno per grandi aree (chirurgica e medica). 3) Non considera i flussi intraregionali di bacino di utenza per specialità (flussi che ho più volte ufficialmente richiesto) che ci direbbero dove tagliare e dove incrementare o attivare con cognizione di causa. 4) Non si aggancia ai dati di mortalità specifica per patologia che ha delle discrepanze impressionanti tra le province, che sono la spia dell’insufficienza di efficacia dei Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) locali, con buona pace dell’equa accessibilità ai servizi ospedalieri indipendentemente dalla residenza. Un esempio per tutti? La mortalità per diabete, patologia a largo impatto sociale. Una situazione che in questo momento classifica utenti di serie A e serie B nella stessa regione e non considera le preoccupanti diversità di aspettativa di vita”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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