Battaglia della Cisl Fp che si appella alla Regione

Contestato il Libero Consorzio di Caltanissetta sulla diparità retributiva per i dipendenti

A cura di Redazione Redazione
01 novembre 2025 17:01
Battaglia  della Cisl Fp  che si appella alla Regione  -
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La Cisl Funzione Pubblica di Agrigento, Caltanissetta ed Enna ha elevato una formale contestazione contro la decisione del Libero Consorzio Comunale (Lcc) di Caltanissetta di negare l'applicazione dell'art. 14, comma 1-bis, del D.Lgs. n. 25/2025. Tale norma permette l'incremento del Fondo Risorse Decentrate, essenziale per la valorizzazione economica del personale delle ex Province, un beneficio già attivo nel resto d'Italia.

In un atto indirizzato ai vertici dell'Ente e all'Assessore Regionale per le Autonomie Locali, Andrea Messina, il sindacato ha denunciato una grave e ingiustificata disparità di trattamento che penalizza i lavoratori siciliani.

I segretari Salvatore Parello (Cisl Fp) e Gianfranco Di Maria (coordinatore provinciale) hanno criticato aspramente l'Amministrazione del Lcc, la quale ha negato l'aumento basandosi su una "lettura meramente letterale" delle norme statali, definita "insufficiente e profondamente ingiusta".

La Cisl Fp chiarisce che la normativa regionale riconosce la piena equivalenza funzionale tra i Liberi Consorzi siciliani e le Province nazionali. Il principio cruciale, confermato anche dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), risiede nella sostenibilità finanziaria dell’Ente, e non nel suo specifico titolo giuridico.

"Si tratta di un diritto dovuto," incalzano Parello e Di Maria, "non è accettabile creare una disparità che penalizza centinaia di lavoratori siciliani."

La questione assume una valenza che supera l'ambito locale, interessando tutti i Liberi Consorzi e le Città Metropolitane della Sicilia. Per questo, la Cisl Fp lancia un appello urgente all’Assessore Messina, chiedendo un intervento immediato tramite un atto di indirizzo politico e interpretativo che uniformi i trattamenti economici, sanando l'attuale ingiustizia.

Il sindacato auspica che l’Assessore "voglia esercitare pienamente il proprio ruolo istituzionale per garantire ai lavoratori dell’Area Vasta siciliana il giusto riconoscimento retributivo, in linea con quanto già riconosciuto nel resto del Paese," dichiarandosi disponibile a un confronto diretto.

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