Ceramica in Sicilia e nell'Italia meridionale
Al Liceo Classico "Eschilo" la seconda delle tre giornate di studi
E’ stata molto partecipata la seconda delle tre giornate del VI Convegno internazionale” La ceramica in Sicilia e nell’Italia meridionale dalla Preistoria all’Età Contemporanea” che dopo l’apertura giovedi nell’ Aula magna dell’Università di Catania si è spostata al Liceo Classico Eschilo di Gela, un luogo scelto dagli organizzatori come tributo ad una città che ha un grande patrimonio archeologico.
Alla seconda giornata di studi hanno partecipato, oltre ad un pubblico adulto e di specialisti, giunti pure da altre città, un nutrito gruppo di giovani liceali.Diversi i contributi presentati dai relatori su reperti ceramici dall’ età classica a quella medievale.L’archeologo Gianluca Calà ha presentato un pithos con decorazione a stampo trovato alcuni mesi fa alla necropoli affiorata all’Orto Pasqualello. Dei corredi funerari femminili delle necropoli dell’entroterra siciliano si è occupata la dott. Rosalba Panvini, curatrice del convegno insieme alla prof Bianca Ferrara e al critico d’arte Alfio Nicotra.
Si è parlato anche della ceramica sigillata di Paestum ( relazione di Daniela Capece), di traffici commerciali dai contesti del Rione Terra di Pozzuoli (Maria Luisa Tardugno), di ceramiche medievali di Sorrento ( Iolanda Donnarumma), di ceramiche del mare e commerci nel Medioevo (Saverio Scerra, Salvina Fiorilla, Francesca Arena e Carmelo La Licata) mentre partendo dai vasi in ceramica nei dipinti della Cappella Palatina di Palermo e della cattedrale di Cefalù, Giuseppe Antonio Severini ha presentato studi e ricostruzioni di strumenti musicali nel Medioevo.
Il convegno si chiude con la terza giornata al Museo Diocesano di Catania. Alla sua organizzazione ha contribuito la Fondazione Sicana e la Sicilbanca, presiedute dal dott. Giuseppe Di Forti, che da tempo ormai sostengono economicamente la stampa degli Atti del Convegno, affidata alla casa editrice Quasar di Roma e i quali vengono puntualmente presentati l’anno successivo all’edizione già svolta.
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