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Ci sono i fondi per gli Rmi e per l’assistenza ad alunni disabili siciliani

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Ci sono i fondi per pagare le spettanze agli Rmi per i prossimi 4 mesi e quelli per il servizio Asacom ed accudienti agli alunni disabili che dovrebbero bastare fino al ternine delle lezioni perché la somma inizialmente prevista è stata impinguata: lo dice il presidente del gruppo Cinquestelle all’ Ars Nuccio Di Paola che con il collega Luigi  Sunseri ha partecipato, in Commissione Bilancio all’Ars, alla seduta conclusasi con l’approvazione dell’esercizio provvisorio della Regione.

I due hanno votato contro l’esercizio provvisorio che invece che una misura straordinaria è la normalità nel governo Musumeci. Soddisfazione è stata espressa solo per il fatto che il governo ha accolto le correzioni apportate dai Cinquestelle alla dimenticanza dei fondi per le categorie deboli. “Ogni anno questo governo regionale, presieduto da Musumeci e dal centrodestra unito, ci ha sempre portati all’esercizio provvisorio, approvato in puntuale ritardo, ovvero oltre la scadenza del 31 dicembre. Anche quest’anno è andata così – dicono i due deputati – e ci siamo ritrovati al 7 gennaio in commissione Bilancio ad esaminare un piano finanziario che si svilupperà per i prossimi quattro mesi. Oltre ad aver tutelato alcune categorie di lavoratori che stranamente stavano per essere tralasciate, abbiamo chiesto fermamente al governo di evitare di far rientrare adesso dalla finestra, ovvero all’esame in Aula, le solite voci di spesa dal sapore chiaramente superfluo nella fase di grave crisi che stanno vivendo tutti i siciliani”. 

“L’esercizio provvisorio è già di per sé una misura straordinaria – aggiungono i deputati –  e in cinque anni il governo regionale non è mai riuscito a rispettare i tempi dei bilanci previsti dalla legge. Durante l’esame di quest’ultimo documento finanziario abbiamo corretto alcune ‘sviste’ del governo Musumeci, che aveva dimenticato le necessarie risorse per gli assistenti agli alunni con disabilità (assistenti alla comunicazione e assistenti igienico-personali). Il Movimento 5 Stelle ha fatto tutto quello che si poteva fare davanti a una gestione cosiddetta d’emergenza: trovare le somme opportune per alcune categorie di precari che rischiavano di essere penalizzati e assicurare così a tutti i lavoratori siciliani che gravitano attorno alla Regione i fondi necessari per i prossimi quattro mesi”

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Attualità

È morto Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore

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È venuto a mancare ieri a Milano, all’età di 85 anni, l’attore e poeta Alessandro Quasimodo figlio del grande Salvatore premio Nobel per la letteratura nel 1959. Si è spento al termine di una malattia. Aveva un legame strettissimo con la Sicilia, proprio come il padre che visse anche a Gela.

Alessandro Quasimodo, infatti, anche in nome della storia della sua famiglia fu molto spesso ospite di iniziative culturali organizzate in città, presenziando sempre volentieri e raccontando tanti aneddoti legati al padre. Domani a Milano i funerali.

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Cronaca

Furto aggravato, arrestati due licatesi

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Due licatesi di 20 e 33 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Licata, supportati dalla Sezione Radiomobile della Compagnia, in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I due sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto aggravato, tentato furto aggravato e porto ingiustificato di coltello, in relazione a numerosi episodi avvenuti, in orario notturno, tra dicembre 2024 e gennaio 2025 ai danni di diversi esercizi commerciali del centro cittadino. Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Licata sotto il coordinamento della Procura di Agrigento, si sono sviluppate attraverso l’analisi di numerosi sistemi di videosorveglianza e la raccolta di ulteriori elementi a carattere fortemente indiziario, che hanno consentito di ricostruire in modo dettagliato le modalità operative dei presunti autori.All’esito dell’attività investigativa, è stato emesso il provvedimento restrittivo: uno degli indagati è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre per l’altro è stato disposto l’obbligo di dimora nel centro urbano del Comune di Licata, con prescrizione di permanere nella propria abitazione nelle ore notturne. Entrambi rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

I carabinieri scoprono armi e munizionamento nelle campagne di Mazzarino

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Prosegue incessante l’attività di controllo del territorio condotta dai Carabinieri della provincia nissena, sviluppata non solo nelle aree urbane e maggiormente frequentate ma anche attraverso servizi di rastrellamento delle aree rurali e più impervie del comprensorio, grazie al prezioso supporto specialistico dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”. In particolare, i militari della Stazione di Mazzarino, assieme a quelli dello Squadrone, hanno individuato un terreno non recintato, in contrada Finocchio , all’interno del quale destava sospetto la presenza di mezzi in stato di abbandono e di vecchie cisterne di acqua in disuso. Procedendo ad accurata ispezione dei luoghi, all’interno di uno dei veicoli e di una cisterna i Carabinieri hanno rinvenute, ben occultate e protette dagli agenti atmosferici, due armi da fuoco con matricole abrase, una carabina calibro 22 LR marca ZOM451 e un fucile sovrapposto calibro 12 e una ventina di cartucce calibro 12 a palla unica e spezzata.Le armi e il munizionamento, in ottimo stato di conservazione e pronto all’uso, sono state poste sotto sequestro, per i successivi accertamenti. L’ipotesi investigativa è che possano essere state utilizzate nell’ambito di attività delittuose, considerando anche il luogo in cui erano nascoste, un’area rurale isolata e difficilmente raggiungibile, ideale per l’occultamento. Le operazioni si inseriscono in una più ampia strategia di controllo, esteso alle vaste aree boschive e di campagna della provincia, con particolare attenzione al circondario di Gela, dove lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” continua a operare con elevata professionalità al fianco dei reparti territoriali, al fine di contrastare ogni forma di illegalità, con particolare riferimento alla disponibilità illecita di armi.Sono in corso indagini finalizzate a risalire ai responsabili dell’occultamento, ma anche a un possibile utilizzo, in passato, delle armi sequestrate.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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