Cisl:"parità nel lavoro, libertà nella vità"
Creato il coordinamento donne e politiche di genere
In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Cisl Agrigento Caltanissetta Enna richiama l’attenzione sul legame tra disuguaglianze nel lavoro, dipendenza economica e violenza di genere.
«La violenza contro le donne nasce spesso da squilibri di potere profondi, da stereotipi culturali e relazioni malate - dichiara la segretaria generale Carmela Petralia -. La mancanza di un lavoro stabile e dignitoso non è l’unica causa, ma certamente rende molte donne più sole, più ricattabili, più esposte e spesso prigioniere di situazioni che non riescono a spezzare».
Secondo il rendiconto di genere 2024 dell’INPS nel 2023 in Italia lavora poco più di una donna su due tra i 15 e i 64 anni (52,5%) a fronte del 70,4% degli uomini: quasi 18 punti di differenza. In Sicilia il divario è ancora più marcato e Agrigento, Caltanissetta ed Enna restano tra i territori più fragili.
«Nelle nostre tre province la parità di genere nel lavoro è ancora lontana - osserva Petralia -. Molte donne non entrano proprio nel mercato del lavoro; altre restano confinate in contratti precari, stagionali o a tempo parziale, con salari più bassi e carriere bloccate. È un problema sociale prima ancora che economico».
La Cisl Agrigento Caltanissetta Enna rilancia alcune priorità per un cambio di rotta.
Più occupazione femminile stabile attraverso un uso mirato di fondi europei e regionali per favorire assunzioni di donne a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione locale, nei servizi alla persona, nella sanità territoriale, nel terzo settore; clausole nei bandi e negli appalti che premino le imprese che aumentano l’occupazione femminile di qualità.
Più servizi per conciliare lavoro e cura: potenziamento di nidi e servizi 0–6 anni, tempo pieno scolastico e trasporti nelle aree interne, per evitare che siano sempre le donne a rinunciare al lavoro.
Contrattazione di genere e lotta al lavoro grigio: accordi territoriali per contrastare l’uso distorto dei contratti a termine; azioni mirate contro lavoro nero e sfruttamento nei settori dove le donne sono più presenti.
Sul significato del 25 novembre, Petralia aggiunge: «La battaglia per la parità nel lavoro va di pari passo con quella contro la violenza di genere, ma nessuna riforma basterà se le donne restano sole. Troppe volte le violenze non vengono denunciate per paura, per vergogna o perché si teme di non farcela economicamente. Da donna e da sindacalista rivolgo un appello chiaro: se subite violenza, non tacete. Rivolgetevi alle forze dell’ordine, ai centri antiviolenza, ai servizi sociali, alle associazioni e anche alle nostre sedi sindacali: non abbiate paura di chiedere aiuto e denunciare. La rete c’è e deve essere rafforzata, ma il primo passo, doloroso e coraggioso, resta la vostra voce».
«Non vanno ignorate anche le molestie sul lavoro e la violenza psicologica, che innescano circoli viziosi e minano la dignità delle persone. Anche in questi casi – prosegue la segretaria generale della Cisl Agrigento Caltanissetta Enna – esorto le donne a non minimizzare, a segnalare tempestivamente episodi di questo tipo e a non rimanere sole: rivolgersi alle rappresentanze sindacali, ai referenti per la sicurezza e alle autorità competenti è il primo passo per attivare tutte le tutele previste da leggi, contratti e contrattazione».
«Abbiamo creato all’interno della nostra struttura territoriale il coordinamento donne e politiche di genere con la presenza di tutte le federazioni di categoria, con l’obiettivo di creare uno spazio per dare voce, strumenti e prospettive alle donne dei nostri territori. L’obiettivo è quello di affrontare con azioni concrete temi urgenti come le molestie sul lavoro, la disoccupazione femminile, il diritto alla genitorialità senza penalizzazioni, il contrasto ad ogni forma di violenza, di ingiustizie e di diseguaglianze che ancora negano e di fatto impediscono alle donne di vivere e agire alla pari degli uomini in ogni dimensione della vita, del lavoro, della famiglia, dell’impegno sociale e istituzionale. La Cisl – conclude - è e sarà sempre al fianco delle lavoratrici perché ogni luogo di lavoro sia davvero libero da paura, ricatti e violenza».
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