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“Ci s(t)iamo”, entra nel vivo il progetto sociale per minori e famiglie a Santa Lucia

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C’è da fare un grande lavoro per recuperare le periferie. Per cambiare il concetto di periferia. Un tema vecchio, o meglio antico, per problemi che molto spesso hanno soluzioni solo sulla carta. Perché le periferie, a dire il vero, continuano ad essere lasciate in balia di se stesse. Accade ovunque, dalle realtà più grandi a quelle più piccole. Nelle periferie servono strutture, risorse umane ed economiche importanti, strumenti efficienti, politiche mirate di intervento per la crescita sociale e culturale combattendo l’incuria, il degrado anche urbano.

Anche a Gela le periferie soffrono, in un contesto in cui – in realtà – è tutta la città a soffrire. Servono risposte rapide, interventi rapidi. Il progetto “Ci s(t)iamo”, promosso dall’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, prova ad essere una di queste risposte. Rivolto a minori e famiglie, l’iniziativa – di cui è coordinatrice cittadina l’insegnante Nuccia Ferrigno – viene condotta in rete in quattro città: Messina, Catania, Pedara e Gela, dove ha sede presso la parrocchia Santa Lucia.

Ci sono gli strumenti per finanziare un intervento fattivo. Sono entrate nel vivo le attività, i laboratori, i corsi di formazione rivolti ad una vasta utenza: ieri, ad esempio, un incontro su “Inclusione e disabilità” tenuto della docente Denise Romano con la partecipazione del giornalista Jerry Italia. Tanta gente nel salone parrocchiale di Santa Lucia, segno di come la cittadinanza risponde quando adeguatamente coinvolta, formata, stimolata. 

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