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Dad, prosegue la protesta degli studenti con lo striscione in piazza Umberto I

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“Asp-ettiamo”. Un messaggio preciso quello che i rappresentanti del Comitato studentesco cittadino hanno lanciato ieri sera, affidandolo ad uno striscione affisso in piazza Umberto I. Una giornata frenetica di riunioni in videoconferenza quella di ieri, dopo il secondo giorno di astensione dalle lezioni sia in presenza che da remoto: una manifestazione che coinvolge la maggior parte degli alunni frequentanti le scuole di ogni ordine e grado della città. Gli studenti chiedono la Didattica a distanza sostenendo che la situazione nelle scuole sia sfuggita di mano alle autorità sanitarie e il tracciamento ormai sia andato in tilt, di contro l’amministrazione comunale continua a dire di non poter autorizzare la Dad senza l’ok dell’Asp.

Il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale, Alessandro Caltagirone, non ha partecipato per impegni istituzionali all’assessorato alla salute alla videocall promossa dal Comitato studentesco. In una nota, l’ing. Caltagirone ha ribadito che «viene richiesto all’Asp un parere tecnico che giustifichi la sospensione dell’attività didattica, ma al momento sulla base dei dati riscontrati il dipartimento di prevenzione ha comunicato a tutti noi che non ci sono le condizioni per fornire un parere diverso da quello già espresso». Quindi tecnicamente si può continuare con la scuola in presenza. Ma le classi sono decimate, tra soggetti positivi e soprattutto persone in quarantena o in attesa di tampone, per non parlare delle notifiche di quarantena ai contatti stretti che arriverebbero con giorni di ritardo.

Un sistema che da mesi presenta sempre gli stessi problemi, un valzer di accuse e responsabilità che arrivano da una parte e dall’altra senza che s’intraveda, ad oggi, una soluzione al problema. Ad ogni modo, la settimana prossima partirà lo screening di massa negli istituti cittadini che verrà realizzato nelle palestre e nei piazzali dei plessi scolastici. Con l’unica speranza, affidata più al caldo e ai vaccini che al buon senso collettivo, che anche quest’altra impennata dei contagi venga presto superata. E che magari sia anche l’ultima.

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