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Dai nuovi soci all’azionariato popolare: per il Basket Gela ore decisive per uscire dalla crisi

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Sono le ultime ore, le più calde, quelle cruciali. In casa Basket Gela è lotta contro il tempo per concretizzare il passaggio di quote dal presidente uscente Maurizio Melfa e la gestione del PalaLivatino al nuovo gruppo che intende continuare ad alti livelli l’avventura del basket in città.

È in atto un cambiamento in un certo senso rivoluzionario: si passerà infatti da un modello di gestione “centralizzata”, quella relativa al solo imprenditore che si assume oneri e onori, ad un gruppo molto più ampio e strutturato per dare respiro ad una programmazione pluriennale, anche guardando alla possibilità dell’azionariato popolare. Gli attuali dirigenti non vogliano sbilanciarsi sui nomi, e sono tanti, di chi si sta spendendo per dare un nuovo volto al Basket Gela.

Non passa inosservato sui social l’intervento dell’ex assessore Totò Incardona, un altro professionista tra i più attivi per salvare la società sarebbe l’avv. Emanuele Maganuco. Ma sono in tanti a voler dare il proprio contributo: professionisti, imprenditori, appassionati.

«Il basket sta dimostrando che è la società del popolo. Se tutto questo si concretizzerà, sarà stato un miracolo di una grandezza storica», dichiara Totò Bernardo. La linea scelta resta quella della prudenza, ed è comprensibile. Ancora qualche giorno di attesa, forse qualche ora, e i nodi verranno al pettine. La luce dopo il buio sembra sempre più vicina.

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