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Damiano Lauretta nella direzione regionale di Fratelli d’Italia

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La coerenza ideologica, il rigore morale, la compostezza politica che non ha lasciato spazio a compromessi di sorta. Il tutto vissuto a Destra. Sempre e comunque e adesso Damiano Lauretta e’ stato nominato componente della direzione regionale del partito in ascesa, Fratelli d’Italia. Cresciuto a pane e Movimento sociale ai tempi del leader Giorgio Almirante, Lauretta non ha mai tentennato minimamente sulla sua collocazione politica, anche a costo di rinunciare a cariche e visibilità, concetti incomprensibili al giorno d’ oggi.

Già dirigente di un consorzio di autotrasportatori (C.A.L.E.S.I.), assicuratore; amministratore immobiliare nella vita professionale, ha ricoperto, nel tempo, vari incarichi durante la militanza nel partito: Segretario giovanile del Fronte della Gioventú, segretario provinciale FdG, dirigente nazionale del Fronte della gioventù. Consigliere comunale -Gela negli anni 80, sub federale zona sud del MSI-DN, candidato a sindaco nella competizione elettorale del 1994, vice presidente regionale di AN, già assessore alla provincia di Caltanissetta.

“Queste mie esperienze – dice Lauretta- mi portano  a dare il massimo contributo per il rilancio della città, della provincia e in campo regionale, metto a disposizione del partito questo bagaglio di esperienze che intendo trasmettere alle nuove generazioni che si sono avvicinate al mondo della Destra. 

Continua presenza sul territorio con contributo di idee per portate a soluzione i problemi atavici di questo nostro martoriato territorio.

Ricerca e scelta dei candidati migliori, sia dal punto di vista morale che politico, tutto questo per poter vincere le elezioni regionali,. nazionali (quando ci faranno votare, se ci faranno votare), detta ricerca deve e dovrà superare le legittime aspirazioni di quanti aspirano ad un posto di rilievo parlamentare , a tutti i livelli. Il bene della nostra comunità va oltre le legittime aspirazioni.

FdI cresce, a sarà nostro dovere e compito mantenere questo consenso che il popolo in questo momento ci dona. Il partito tutto, nella sua unità è chiamato a questo arduo compito”

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