Dipendenti comunali in stato di agitazione
Impegni disattesi, norme contrattuali non rispettate


Dopo l’assemblea di ieri stato dichiarato lo stato di agitazione dei dipendenti comunali, anticamera dello sciopero. Ma si profila anche l’avvio di un contenzioso con l’Ente per inadempienza contrattuale.
<Nonostante i diversi incontri tenutisi con i vari rappresentanti dell’ente, gli istituti contrattuali dei dipendenti sembrano destinati a rimanere un miraggio, un sogno o forse un incubo. Da undici anni, nonostante i vari contratti decentrati approvati, non si è mai proceduto all’istituto della progressione economica orizzontale, procurando un danno grave e certo alla carriera dei dipendenti. A oggi non è stata conclusa la procedura relativa alla performance per l'anno 2022, non si è proceduto alla valutazione della performance per gli anni 2023 e 2024, non è stata conclusa la graduatoria relativa alla progressione economica per l'anno 2022, nonostante le procedure siano state concluse a febbraio 2023, non si può nemmeno immaginare di procedere alla progressione economica per l'anno 2023, se prima non si conclude quella relativa all’anno 2022. Non si hanno notizie in merito al rinnovo del contratto anno 2025. A nulla sono servite le rassicurazioni e la disponibilità date dal segretario generale, unico presente dell’amministrazione, durante l’assemblea. I dipendenti, ormai quasi prossimi alla pensione, sono stanchi delle promesse, vogliono fatti concreti, non hanno piu’ intenzione di perdere altri anni> - si legge in una nota della Rsu del Comune presieduta da Giuseppe Di Blasi