È scontro duro nel consiglio comunale di Mazzarino
Tre consiglieri reclamano il rispetto del regolamento e chiedono alla presidente che sia imparziale


I Consiglieri Comunali Vincenzo Mantione, Gaetano Petralia e Antonina Maria Corinto esprimono con forza il proprio dissenso per quanto avviene durante le sedute del Consiglio Comunale.
"Non solo la Presidente del Consiglio Comunale interrompe sistematicamente i nostri interventi, ma accade di frequente un fatto ancora più grave: la Presidente consente a una parte dei consiglieri comunali a lei vicini – che si comportano come veri e propri “bodyguard” – di interromperci, provocarci e, in taluni casi, insultarci pubblicamente in aula" - denunciano.
"Questo clima ostile e intimidatorio non è degno di una istituzione democratica. Tali comportamenti travalicano il normale confronto politico e minano la serenità del dibattito consiliare, pregiudicando la libertà di espressione dei rappresentanti della minoranza e, di conseguenza, il diritto dei cittadini ad una corretta informazione e rappresentanza"- commentano.
I tre consiglieri ritengono che questo comportamento sia lesivo non solo della loro dignità istituzionale, ma anche del diritto dei cittadini ad essere informati sulle diverse posizioni rappresentate all’interno dell’assise comunale.
"La Presidente del Consiglio, per ruolo e responsabilità, dovrebbe garantire imparzialità, rispetto delle regole democratiche e pari diritto di parola a tutti i consiglieri, indipendentemente dall’appartenenza politica.Le interruzioni frequenti e ingiustificate nei nostri confronti sono indice di una gestione poco trasparente del dibattito consiliare e rischiano di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni"- aggiungono. I tre consiglieri chiedono pertanto che venga rispettato il regolamento comunale, che dà uguale dignità alle voci di maggioranza e minoranza, e che vengano adottati comportamenti che favoriscano la collaborazione e il confronto democratico.
Chiedono che la Presidente del Consiglio eserciti il ruolo di garante dell’imparzialità del dibattito, adottando provvedimenti concreti che impediscano qualsiasi forma di provocazione, interruzione ingiustificata e insulto in aula, affinché tutte le voci politiche possano essere ascoltate e rispettate.