Ex allievi: “L’interesse economico non autorizza a stringere ‘patti col Diavolo’…”

Roma - Per gli Exallievi di Don Bosco d’Italia è venuto il momento di dire “Basta” alle guerre dimenticate e di richiamare la comunità internazionale alle regole che si è data. L’Unione Europea deve m...

A cura di Redazione
18 marzo 2025 15:33
Ex allievi: “L’interesse economico non autorizza a stringere ‘patti col Diavolo’…” -
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Roma - Per gli Exallievi di Don Bosco d’Italia è venuto il momento di dire “Basta” alle guerre dimenticate e di richiamare la comunità internazionale alle regole che si è data. L’Unione Europea deve mettere in atto i propri impegni in materia di promozione di un commercio regolare e trasparente dei metalli rari

Da anni le province nordorientali della Repubblica Democratica del Congo sono il teatro di uno scontro fra truppe governative e gruppi armati ribelli di diversa natura che lottano per il controllo del territorio. Tali gruppi si mantengono principalmente attraverso attività criminali quali le estorsioni ai danni della popolazione e l’estrazione illegale di minerali dal sottosuolo. I combattimenti hanno provocato migliaia di morti, e costretto centinaia di migliaia di persone a fuggire di casa abbandonando tutto. Come accade purtroppo in questi casi, abusi ai danni delle popolazioni, quali violenze di genere su vasta scala, sono commessi quasi ogni giorno.

Negli ultimi tempi diversi osservatori qualificati, fra i quali un gruppo di esperti delle Nazioni Unite, hanno puntato il dito contro il coinvolgimento di paesi della regione a sostegno dei ribelli. In particolare, emerge il ruolo determinante giocato dal Ruanda a supporto del movimento armato M23, che nelle ultime settimane si è impossessato di varie località quali Goma, capoluogo della provincia del Nord Kivu, e Bukavu, capoluogo del Sud Kivu. Attraverso i miliziani il Ruanda si impossessa di tonnellate di minerali rari che appartengono alla RDC per poi venderli sul mercato internazionale. In questo modo si perpetuano le violenze ai danni delle popolazioni locali e un conflitto che sta consumando il paese dell’Africa Centrale.

In quest’ottica, ogni intesa col Ruanda – in particolare se riguardante i metalli rari - che non vada in tale direzione deve essere respinta. L’interesse economico non autorizza a stringere “patti col Diavolo” sulla pelle della popolazione congolese.

Le Federazione Italiana Exallievi/e Don Bosco ha deciso di inviare alle più alte cariche delle istituzioni e ad esponenti politici una lettera per richiamare tali questioni e chiedere misure concrete.

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