Gela, adesso è vera crisi: sconfitta anche ad Acireale

Al Tupparello la squadra biancazzurra la sblocca subito con Sarao, poi cede il passo: ironia della sorte, la decide il gelese Rechichi

12 ottobre 2025 17:13
Gela, adesso è vera crisi: sconfitta anche ad Acireale -
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Terza sconfitta consecutiva. E ora non ci sono più dubbi: è piena crisi per il Gela. Dopo i due ko contro Sancataldese e Nuova Igea Virtus, la squadra di Gaspare Cacciola perde ancora e stavolta bisognerà fare i conti sul serio con la situazione. Perché si tratta di una sconfitta amara, in un derby molto sentito e contro una formazione che fino ad oggi non aveva mai vinto in campionato. Al Tupparello infatti è l’Acireale ad aggiudicarsi i tre punti, battendo 2-1 la formazione biancazzurra nella 7º giornata del campionato di Serie D (girone I).

Match che sembrava essersi messo subito sui binari giusti, con il gol di Sarao su calcio di rigore dopo appena 3 minuti. Gara in discesa? Macché. Neanche il tempo di festeggiare che i biancazzurri, forse convinti di aver già portato a casa il risultato, abbandonano mentalmente la partita. L’Acireale, bisognoso di punti, di una forte scossa alla propria stagione e con un clima da piena contestazione, appare più determinato e voglioso di recuperare.

Sugli sviluppi di due calci da fermo (continua la fragilità difensiva in queste situazioni), è proprio il gelese Rechichi a trovare le deviazioni aeree vincenti (al 23’ e al 42’) che valgono rimonta, vantaggio e successo dei padroni di casa. Nel secondo tempo Cacciola prova a dare vivacità al reparto offensivo, inserisce subito Mbakogu e Bollino, poi getta nella mischia anche il rientrante Tuccio. Ma la padronanza territoriale degli ospiti nella metà campo dell’Acireale è piuttosto sterile e produce solo una conclusione nello specchio della porta, firmata proprio da Tuccio, senza fortuna.

Dopo sette minuti di recupero è l’Acireale a festeggiare la prima gioia alla stagione, in casa Gela evidentemente qualcosa continua a non andare per il verso giusto ed adesso bisognerà affrontare di petto la situazione. Tre sconfitte consecutive, compresa quest’ultima particolarmente difficile da digerire, non possono essere una casualità.

(Foto di Davide Gerbino)

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