Gela basket, delusione e orgoglio: “Veder sfumare un sogno fa male, ma ciò che abbiamo costruito resta”

«Non è finita come volevamo. I playoff erano il nostro obiettivo, il sogno costruito giorno dopo giorno. E vederlo sfumare fa male. Tanto lavoro, tante battaglie, eppure non è bastato». Comincia così...

16 maggio 2025 12:47
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«Non è finita come volevamo. I playoff erano il nostro obiettivo, il sogno costruito giorno dopo giorno. E vederlo sfumare fa male. Tanto lavoro, tante battaglie, eppure non è bastato». Comincia così una lunga disamina che capitan Emanuele Caiola, nottetempo, ha affidato ai social. Dopo la bruciante eliminazione dai playoff, il numero 15 del Gela basket ha voluto subito analizzare la situazione partendo dalle proprie certezze.

«Il valore di una stagione non si misura solo con una vittoria o una promozione - scrive -. Si misura con la crescita, la fatica condivisa, le sfide affrontate insieme, le volte in cui abbiamo stretto i denti quando sarebbe stato più facile mollare. Abbiamo costruito qualcosa. Come squadra, come gruppo, come persone. E questo resta, anche quando il tabellone non dice quello che volevamo».

Resta il rammarico, forte, di aver concluso in semifinale una stagione che sembrava avere tutti gli elementi per vedere la Gela cestistica arrivare fino in fondo, dove mai prima era arrivata. «L’unico rimpianto è non aver potuto giocare al meglio delle mie condizioni fisiche. Grazie a chi ha corso con noi, tifato per noi, creduto in noi fino all’ultima palla a due. Ora ci si ferma un attimo, si riflette, si riparte. Perché il bello di questo sport - conclude Caiola - è che ti insegna a cadere, ma soprattutto a rialzarti».

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