Gela brainstorming celebra l’eccellenza di Silvana Grasso

L’iniziativa “Gelesi che si sono distinti” sulla pagina social del Comitato. La scrittrice: “Gela mi partorì alla Bellezza”

A cura di Redazione Redazione
04 ottobre 2025 11:29
Gela brainstorming celebra l’eccellenza di Silvana Grasso -
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Uno scambio epistolare sui social, intorno all’iniziativa “Gelesi che si sono distinti” curata da Gela brainstorming. Sulla pagina Facebook del Comitato (oltre 15mila followers), un post dedicato a Silvana Grasso nata a Macchia di Giarre ma ri-nata a Gela, come lei stessa ha più volte affermato, luogo che ha acceso la scintilla della sua scrittura conosciuta e celebrata in tutto il mondo nelle traduzioni delle sue opere, nelle ricerche scientifiche, nelle tesi di laurea o master e dottorato, negli articoli di giornale su testate prestigiose e nelle piéce teatrali. Dalla pubblicazione della rubrica di Gela brainstorming Silvana Grasso ha preso spunto per ringraziare anzitutto i suoi responsabili «per le tante e belle cose che avete sottolineato», per poi procedere in una lettera a cuore aperto che rappresenta un vero e proprio atto d’amore verso la città cui oggi è «lontana soltanto geograficamente, ma da Gela non potrà mai esserci distanza emotiva». Ecco alcuni dei passaggi più significativi della lunga lettera che la Grasso ha pubblicato sul suo profilo Facebook.

“Venni da Catania a Gela, carusìtta, ne rimasi folgorata affamata assetata! Era ottobre, il 18,  la notte,  nel quartiere greco di San Giacomo, mi lasciavo attraversare dallo scirocco  come da un amante,  mentre  la luna a mare  non ce la faceva a contare  le stelle, una a una, perché stelle del Cielo di Gela non si lasciano contare nemmeno dalla luna, nemmeno dagli dei. Non è  del Mito fare i conti né contare. ...del Mito  è narrare incantare profetizzare ipnotizzare ossigenare. Cosa è diventata oggi nel Mondo sirbanazza è ampiamente documentato dalla Treccani enciclopedia, dalla Treccani dizionario, da un  prestigio che mi viene tributato ovunque, extra moenia Italiae, con Convegni internazionali e da Accademici di grandissimo pregio! Arriviamo al punctum dolens: di un consenso (detesto la parola successo) ovunque documentato, oltre che da un curriculum  versatile e d'eccellenza, anche da Internet, francamente me ne frego, pur se, con pari passione e naturalezza ho curato la Narrativa il Teatro al Giornalismo culturale la Filologia le Traduzioni di Greco. In Tunisia ho visto ragazze preparatissime laurearsi su silvana con il burqa, all'Università di Pisa una ragazza ucraina scappata dalla penisola di Crimea in guerra si è laureata con doppio relatore, italo e russo, traducendo in russo un mio romanzo. Io misuro il successo in universalità, in emozione commozione,  non in premi e riconoscimenti che ho avuto e ho più di quanto mi aspettassi, persino il premio Unesco.

“Studenti da tutto il mondo mi raggiungono  sui social o attraverso l'archivio  scientifico Silvana Grasso costituito presso la prestigiosissima Università di Utrech, magistralmente diretto dal professore Gandolfo Cascio di origini italiane. Più di ogni premio,  di ogni riconoscimento, di ogni medaglia, mi ossigena e mi premia il consenso della gente comune, la connessione immediata che riesco a stabilire in ogni evento e in ogni parte del mondo con centinaia di persone, l'umanità che in me cresce, naturaliter,  come funghi dopo la pioggia e il sole,  e quel cordone ombelicale mai tagliato con i  miei studenti di Gela e Butera che, ormai, adulti e professionisti eccellenti  in ogni parte del Mondo, mi consultano in occasione di grandi decisioni e snodi di vita. Ho la certezza che, se la Tyche non mi avesse per mano condotta a Gela, sarei ancora alla ricerca di un ubi consistam, sarei come un congelatore in cui si costipa  tanta merce senza vita in attesa del disgelo. Sarei forse un trunzo. Invece no! Lei, Gela, è stata Madre màter e matèr, assai più di una madre biologica, è  stata il balsamo che mi ha risanata, il lievito di Bellezza che mi ha nutrita. E quella "Bellezza" non mi abbandona mai, ovunque io mi trovi. Ovunque nel Mondo  per il mio talento, la mia scrittura, la mia Cultura. Io però ovunque vado subito  fuori tema! Eh sì andare fuori tema, fuori da ogni convenzione, da ogni aspettativa, da ogni protocollo, è un mio talento, anzi il mio più grande talento. Vado dunque fuori tema,  non mi interessa la Grasso, mi interessa solo lei, lei Gela che mi partorì assai più che in un parto di sangue. Alla Bellezza mi partorì e dopo il parto mi dichiarò non all'anagrafe di un Comune, ma in una anagrafe eterna, in un catasto magico senza riferimento di luoghi, nell'Immortale Bellezza del Bello!  E quando parlo del nostro Ventu di ddraunàra, incanto chiunque, di qualunque lingua e parte del Mondo. Per questo e tanto altro mi sento perennemente in debito con Gela, seppure in ogni mia scrittura, ogni tramonto, ogni scoglio di Mare, ogni erinni di Sole, è  sempre, quasi ossessivamente, lei. Gela.

“Allora tento di sdebitarmi come posso: lo dico anni dopo,  non ho permesso mai nessuna comunicazione in merito, ho donato il pianoforte di casa, due terzi di coda, al Liceo classico, molti e preziosi reperti archeologici, ereditati da mio marito, legalmente detenuti (ovviamente) in casa, 4 anni fa, al Museo di Gela perché restassero patrimonio della Città e dei suoi cittadini. Alla presenza della carissima Soprintendente Daniela Vullo un archeologo e altro personale per due per due giorni catalogò, schedò, imballò,  consegnò al Museo di Gela. La donazione andò anche sulla Stampa nazionale perché la soprintendenza aveva dovuto come obbligo  d' Ufficio comunicare la donazione Grasso l'Assessorato regionale e l’assessore regionale fece pubblico ringraziamento. Nel 2024 ho donato al Liceo classico di Gela quattro enormi tele a soffitto nell'attico mio( tema mitologico) del Grandissimo Maestro Giovanni Valenti. A breve saranno ricollocate al Classico dal design perfetto dell' architetto Zafarana o dell' architetto Vincenzo Castellana. Agli Istituti tecnici, magistralmente diretti da una mia bravissima alunna di liceo classico, oggi  preziosa Dirigente ho donato tutta la Biblioteca Grasso/Vitale perché potesse attrezzare i suoi magnifici Istituti a beneficio degli studenti. Tutto questo  dico solo ora e solo perché è nulla quel che ho donato a fronte di quel che la magica Gela ha dato a me, non una nascita, ma una Natività”.

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