Gela, il "danneggiatore seriale" e quel controllo sanitario che manca
Danneggiatore seriale, minore e in giro di notte. Una città allo sbando, mentre l’indice dell’indignazione è rivolto sui mancati controlli c’è da riflettere sull’azione preventiva che il centro salute...


Danneggiatore seriale, minore e in giro di notte. Una città allo sbando, mentre l’indice dell’indignazione è rivolto sui mancati controlli c’è da riflettere sull’azione preventiva che il centro salute mentale dovrebbe attivare quando si è dinnanzi a simili episodi.
Andiamo con ordine. Il giovane, che per ben tre volte nel cuore della notte ha danneggiato gli arredi urbani posizionati dai commercianti è già stato individuato dalla Polizia che ha accertato - secondo i riscontri clinici - che ha dei disturbi che solo le autorità sanitarie possono “combattere” con le tecniche cliniche che si applicano in casi simili. Invece c’è qualche falla nel sistema.
Nonostante siamo nel 2021 la subcultura dell’indifferenza e l’arretratezza mentale di alcuni ceti sociali spinge a negare anche l’evidenza. Quel giovane diventato un “danneggiatore seriale” deve essere aiutato da chi ha il compito sanitario di seguire casi simili.
Da tempo i riflettori delle associazioni di volontariato hanno puntato i fari sul Centro salute mentale di via Madonna del Rosario. Hanno più volte richiesto aiuto all’Asp di Caltanissetta, hanno denunciato la mancanza di servizi, la carenza di personale e la lunga attesa per una visita. Di risposte poche o nulla, al momento. Solo una delibera dell’Asp per le procedure concorsuali di psichiatria. Delle altre figure professionali che mancano al momento nessuna risposta. Così ci si ritrova con un minore che va circolando per strada senza controllo.