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I Civici chiedono un tavolo politico sulla Ghelas

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Sulla partecipata Ghelas i movimenti Una buona idea e Civico Lab esprimono disappunto riguardo alla posizione dell’amministrazione espressa in consiglio comunale.

“Speravamo che nella seduta di ieri , l’Amministrazione dicesse chiaramente di avere trovato la soluzione ed invece le risposte non ci tranquillizzano, soprattutto se al 5 dicembre non c’è certezza alcuna sulla sorte della partecipata e dei quasi 70 lavoratori. L’unica certezza è che non c’è alcuna visione, nonostante le proposte concrete avanzate dal nostro gruppo consiliare”

“Lo abbiamo sempre ribadito, la soluzione è una sola, un contratto moderno e all’avanguardia con i tempi e perché è solo il contratto che da stabilità e diciamolo, pure dignità .L’ipotesi di una eventuale proroga , non solo non è percorribile ma è offensiva della dignità dei lavoratori della Ghelas che da anni vengono relegati a lavoratori di serie b dei quali occuparsi solo quando montano le proteste.La proroga, non solo è diventata una modalità di gestione temporanea del problema ma oggi è potenzialmente  illegittima, basta vedere che alcuni servizi sono stati epurati dal contratto originario.Vogliamo che il tema venga trattato con la giusta attenzione e che l’obiettivo sia portare in aula il contratto in tempi consoni però ,a favorire il dibattito per trovare la soluzione alla partecipata Ghelas.Riterremmo grave e certamente contesteremmo la modalità qualora si concretizzasse , di vedere arrivare in aula una bozza di contratto in assenza di dibattito e confronto ed in assenza del tempo necessario per una riflessione seria sul punto. È evidente infatti che l’ipotesi di un contratto portato in aula , in assenza di dibattito pregresso, il giorno prima della scadenza naturale che è il 31 Dicembre, altro non sarebbe che un modo per scaricare la responsabilità in capo al Consiglio.Lo riterremmo grave ed anche una prova della indifferenza nei confronti di 70 famiglie”

I due gruppi civici chiedono che si apra un tavolo politico , alla presenza chiaramente della politica e delle parti sociali ,senza colori di appartenenza entro questa settimana per redigere il contratto che dovrà essere votato dal Consiglio.

“Se davvero questa Amministrazione vuole occuparsi della sua partecipata e dei lavoratori , dimostri di volerlo fare”- concludono

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Attualità

È morto Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore

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È venuto a mancare ieri a Milano, all’età di 85 anni, l’attore e poeta Alessandro Quasimodo figlio del grande Salvatore premio Nobel per la letteratura nel 1959. Si è spento al termine di una malattia. Aveva un legame strettissimo con la Sicilia, proprio come il padre che visse anche a Gela.

Alessandro Quasimodo, infatti, anche in nome della storia della sua famiglia fu molto spesso ospite di iniziative culturali organizzate in città, presenziando sempre volentieri e raccontando tanti aneddoti legati al padre. Domani a Milano i funerali.

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Cronaca

Furto aggravato, arrestati due licatesi

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Due licatesi di 20 e 33 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Licata, supportati dalla Sezione Radiomobile della Compagnia, in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I due sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto aggravato, tentato furto aggravato e porto ingiustificato di coltello, in relazione a numerosi episodi avvenuti, in orario notturno, tra dicembre 2024 e gennaio 2025 ai danni di diversi esercizi commerciali del centro cittadino. Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Licata sotto il coordinamento della Procura di Agrigento, si sono sviluppate attraverso l’analisi di numerosi sistemi di videosorveglianza e la raccolta di ulteriori elementi a carattere fortemente indiziario, che hanno consentito di ricostruire in modo dettagliato le modalità operative dei presunti autori.All’esito dell’attività investigativa, è stato emesso il provvedimento restrittivo: uno degli indagati è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre per l’altro è stato disposto l’obbligo di dimora nel centro urbano del Comune di Licata, con prescrizione di permanere nella propria abitazione nelle ore notturne. Entrambi rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

I carabinieri scoprono armi e munizionamento nelle campagne di Mazzarino

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Prosegue incessante l’attività di controllo del territorio condotta dai Carabinieri della provincia nissena, sviluppata non solo nelle aree urbane e maggiormente frequentate ma anche attraverso servizi di rastrellamento delle aree rurali e più impervie del comprensorio, grazie al prezioso supporto specialistico dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”. In particolare, i militari della Stazione di Mazzarino, assieme a quelli dello Squadrone, hanno individuato un terreno non recintato, in contrada Finocchio , all’interno del quale destava sospetto la presenza di mezzi in stato di abbandono e di vecchie cisterne di acqua in disuso. Procedendo ad accurata ispezione dei luoghi, all’interno di uno dei veicoli e di una cisterna i Carabinieri hanno rinvenute, ben occultate e protette dagli agenti atmosferici, due armi da fuoco con matricole abrase, una carabina calibro 22 LR marca ZOM451 e un fucile sovrapposto calibro 12 e una ventina di cartucce calibro 12 a palla unica e spezzata.Le armi e il munizionamento, in ottimo stato di conservazione e pronto all’uso, sono state poste sotto sequestro, per i successivi accertamenti. L’ipotesi investigativa è che possano essere state utilizzate nell’ambito di attività delittuose, considerando anche il luogo in cui erano nascoste, un’area rurale isolata e difficilmente raggiungibile, ideale per l’occultamento. Le operazioni si inseriscono in una più ampia strategia di controllo, esteso alle vaste aree boschive e di campagna della provincia, con particolare attenzione al circondario di Gela, dove lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” continua a operare con elevata professionalità al fianco dei reparti territoriali, al fine di contrastare ogni forma di illegalità, con particolare riferimento alla disponibilità illecita di armi.Sono in corso indagini finalizzate a risalire ai responsabili dell’occultamento, ma anche a un possibile utilizzo, in passato, delle armi sequestrate.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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