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I Comunisti vedono ombre, favoritismi e manovre verso destra nella politica del sindaco

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Gela non ha bisogno di ombre ma di luce, non di favoritismi ma di trasparenza: l’atto di accusa del partito comunista è contenuto in una nota del suo segretario cittadino.

Nuccio Vacca accusa il sindaco di non avere mantenuto la parola data di sostituire l’assessore Favitta con un altro esponente del Pci. Il fatto che il Pci non abbia rappresentanza in consiglio non può essere una giustificazione perché altri 4 partiti non ce l’hanno..

Vacca accusa Di Stefano di voler virare verso il centrodestra. Lo dimostrano il mancato rispetto della parola data al PC la formazione più a sinistra della maggioranza, l’errata nomina dell’avv.Comandatore, l’intenzione di nominare come assessori Scerra e Sammito. I comunisti ritengono minata la coesione della coalizione e il valore del rispetto reciproco perché sono prevalse le operazioni di potere. Indice puntato pure verso l’arroganza del Pd che ha imposto come assessore Di Cristina, scelta che stride con il principio della meritocrazia e fa della politica una questione di famiglia dove cugini, cognati e generi occupano posti di responsabilità.

No alla catena del nepotismo: i comunisti fanno appello a M5S e PD a prendere coscienza della gravità della situazione perché il futuro della città non può dipendere da una ristretta cerchia di potere che ignora le richieste dei cittadini.

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