Il Conservatorio Bellini inaugura i dottorati di ricerca
A Caltanissetta nasce un polo d'eccellenza per la performance musicale


Un nuovo capitolo nella storia del Conservatorio Statale di Musica “Vincenzo Bellini” si apre con l’attivazione dei Dottorati di Ricerca in “Tecniche, storia ed analisi della performance musicale”.
Un traguardo che segna la crescita dell’istituzione nissena e rappresenta un passo di portata nazionale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale in Sicilia.
Sotto la guida del direttore Michele Mosa, il Conservatorio Bellini consolida il proprio ruolo di centro di ricerca e innovazione nel panorama musicale contemporaneo.
La visione di Mosa — fondata su rigore scientifico, progettualità e apertura internazionale — ha reso possibile la nascita di un dottorato che coniuga tradizione interpretativa e sperimentazione tecnologica, favorendo un dialogo sempre più stretto tra arte e scienza.
Il nuovo percorso di ricerca si propone di esplorare la performance musicale in tutte le sue dimensioni: storica, analitica, tecnica e organologica. Un approccio interdisciplinare che, grazie a metodologie avanzate e strumenti digitali d’avanguardia, offrirà ai ricercatori un contesto in cui la pratica artistica diventa oggetto di indagine scientifica.
A sostegno del progetto, una rete di collaborazioni accademiche internazionali che proietta il Conservatorio Bellini al centro del panorama mediterraneo della ricerca musicale.
Tra i partner figura l’Università Kore di Enna, che metterà a disposizione i propri laboratori e strumenti informatici per l’analisi e la modellazione del suono, e l’Accademia di Musica “Ignacy Jan Paderewski” di Poznań (Polonia), con la quale è stata siglata una lettera d’intenti per promuovere scambi formativi, artistici e scientifici.
Un ruolo strategico avrà anche AIMART, che curerà l’attività concertistica collegata al dottorato, trasformando i risultati della ricerca in esperienze artistiche condivise con il pubblico.
Pur non avendo un compito didattico diretto, AIMART rappresenta un interlocutore di rilievo nella valorizzazione della produzione musicale e nella diffusione dei risultati artistici.
Grande soddisfazione è stata espressa dalla governance del Conservatorio, a cominciare dal presidente, architetto Andrea Milazzo, che ha sottolineato l’importanza di questo traguardo come segno concreto del percorso di crescita e di consolidamento dell’unica istituzione universitaria presente a Caltanissetta.
Un risultato che testimonia la capacità del Conservatorio di porsi come modello di eccellenza per tutto il sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale.
In particolar modo, questo successo porta la firma del direttore Michele Mosa, che con determinazione, competenza e una forte visione strategica ha investito tutte le proprie energie per raggiungere un obiettivo tanto ambizioso.
Il conseguimento dei Dottorati di Ricerca rappresenta infatti una scommessa personale vinta, frutto della sua caparbietà e di un impegno costante nel rendere il “Bellini” un laboratorio vivo di ricerca, sperimentazione e cultura.
Con questo progetto, il Conservatorio Bellini diventa un vero laboratorio di innovazione culturale, aprendo una prospettiva inedita per la Sicilia nel campo dell’Alta Formazione.
Il nuovo dottorato — primo nel suo genere nell’isola — unisce la tradizione strumentale alla ricerca tecnologica, offrendo ai giovani musicisti e studiosi la possibilità di sviluppare competenze che abbracciano tanto l’esecuzione artistica quanto l’indagine scientifica del suono.
Una sfida che guarda al futuro, ma che nasce da una solida identità culturale.
Grazie alla direzione del Maestro Mosa, il Conservatorio “Vincenzo Bellini” si afferma oggi come centro di eccellenza e motore di sviluppo culturale, contribuendo a consolidare la presenza della Sicilia nel panorama accademico e musicale europeo.