Solo pochi minuti, giusto il tempo di un veloce passaggio sulla via litoranea. Il Giro di Sicilia, nella sua prima tappa in programma da Avola a Licata, ha attraversato martedì scorso il lungomare per poi tornare sulla statale 115. Davvero questione di poco, giusto il tempo di una foto o di un video per immortalare i ciclisti in gara, soprattutto lo “Squalo” dello Stretto di Messina Vincenzo Nibali che si è poi aggiudicato l’ultima tappa del giro tagliando il traguardo a Mascali: una volata che lo ha portato a conquistare il trofeo.
Sui social è stato grande l’entusiasmo per questa “passerella” sulle due ruote che ha richiamato l’attenzione della città, proiettandola in una dimensione nazionale: le telecamere di RaiSport, infatti, hanno ripreso dall’alto alcune delle bellezze nostrane come la chiesa Madre e la torre di Manfria. E per tanti gelesi è stata questa l’occasione per rispolverare un po’ di orgoglio patriottico e ricordarsi che anche in città, sì, ci sono delle cose belle e che anche Gela, sì, se vuole sa indossare e sfoggiare l’abito buono, quello delle occasioni di festa.
E allora sono sostanzialmente due le riflessioni che il Giro di Sicilia, edizione 2021, ci consegna: primo, che lo sport – come diciamo sempre – può avere un ruolo incredibile per rilanciare immagine ed economia della città; secondo, che quando le amministrazioni vogliono – a tutti i livelli, da Roma a Gela passando per Palermo –, possono incidere subito e in modo preciso, come abbiamo visto nella vicenda del rifacimento del manto stradale del lungomare. E, per inciso, per operazioni del tutto ordinarie non sarebbe giusto aspettare eventi straordinari. Ma tant’è. Nel frattempo, Rcs Sport ha già ufficializzato la data del Giro di Sicilia 2022, che sarà in programma dal 12 al 15 aprile prossimi. Chissà che non ripassi da Gela, o anche qualcosa in più.
(Nella foto la chiesa Madre, protagonista delle immagini diffuse sui canali nazionali in occasione del passaggio del Giro di Sicilia in città)