Amore, passione lavoro. Tre parole chiave che sintetizzano la nascita e l’evoluzione delle Cantine Casa Grazia.
Il Lions del Golfo di Gela presieduto da Alessandro Guarnera, ha mostrato ai soci, ai Leo e ai tanti giovani amici che si sono uniti alla visita come sia possibile coniugare amore e impresa, passione e lavoro, dedizione e fatica. Se si vogliono trovare i lati positivi di un territorio come quello gelese che dai più viene ricordato per il suo degrado ambientale e sociale, basta spostarsi di pochi chilometri, in contrada Passo di Piazza, un territorio speciale, dove nascono le Cantine di Gino e Maria Grazia Brunetti.
Una storia d’amore, la loro che non ha dato alla luce soltanto due splendidi figli: Emilio e Miriam ma anche un terzo e speciale frutto che sono le vigne di quel luogo occupanti 550 ha di terreno in prossimità del più grande lago costiero della Sicilia: il lago Biviere. Tutto parte nei primi anni del Novecento, quando la famiglia Brunetti inizia la coltivazione delle proprie terre, e fra uliveti e frutteti, avvia la produzione di uve da mosto e di uva da tavola.
È Maria Grazia a prendersi cura di quei vigneti, scoprendosi così donna del vino, affascinata dalla vigna. Il 2005 è l’annata di un ottimo Nero d’Avola che incoraggia ad un passo ulteriore. Così dopo lunghi decenni di lavoro della terra e dei vigneti, Casa Grazia imbottiglia per la prima volta le proprie uve, figlie del Lago Biviere.
È il lago a fare buona la terra che dona le uve, è la mano dell’uomo a fare buono il vino. Accolti dalla bella, gentile ed amabile Martina Casciana Brunetti, nuora di M.Grazia, è un piacere girare in un’azienda dove modernità e competenza fanno sì che che ogni anno si producano cinque rossi, due bianchi e uno spumante, in cui si imprime la sinfonia del Mediterraneo. Un brunch appetitoso nell’area esterna ha permesso di gustare bianchi e rossi della casa e godere del verde curato dell’azienda.