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Il sindaco difende il regolamento sugli immobili abusivi: “urge tutelare le esigenze abitative”

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 Maggioranza disgregata ed opposizione esaltata ed il Sindaco Lucio Greco interviene sulle polemiche che si sono innescate all’indomani della discussione, in consiglio comunale, del regolamento sugli immobili abusivi. Polemiche che hanno portato alcuni consiglieri indipendenti e di opposizione a chiedere addirittura le dimissioni del Primo Cittadino.

“Credo sia importante che tutti capiscano che questo regolamento non può e non deve essere terreno di scontro tra maggioranza e opposizione – dicevil primo cittadino- ma che è uno strumento che si prefigge lo scopo di riconoscere il basilare diritto di avere una casa per tutte le famiglie in possesso di quei requisiti (reddito basso, nucleo familiare numeroso) che, in base alla dichiarazione di pubblica utilità degli immobili abusivi riconosciuti dal consiglio comunale, permettano loro di continuare ad abitare all’interno di un immobile abusivo. Qui ci sono due diritti da tutelare: quello della salvaguardia del patrimonio urbanistico e quello della tutela delle fasce sociali più disagiate, e a chi sta cavalcando l’onda di questa polemica vorrei suggerire di pensare che in città è in atto una forte emergenza abitativa e che, piaccia o no, la dobbiamo affrontare e risolvere. Ignorarla non aiuterà nessuno. Dunque, discutiamo nuovamente tutti insieme di questo regolamento, approfondiamolo, emendiamolo, miglioriamolo, arricchiamolo, torniamo a confrontarci in aula, ma evitiamo di speculare su un argomento così delicato e di farlo diventare motivo di scontro. Penso che non porti vantaggi a nessuno polemizzare sulla pelle di tanta povera gente, ci si preoccupi piuttosto di esitare il miglior regolamento possibile per loro e per la città. Io sono pronto a riconvocare la commissione urbanistica e tutti gli organi preposti all’esame del testo del regolamento, ma ritengo che sia fondamentale fare un buon lavoro nell’interesse di chi ha tutto il diritto, avendo i requisiti previsti dalla legge, di continuare a vivere in quegli immobili e non di vederli avviati alla demolizione, rimanendo senza un posto nel quale abitare”.
 
 


 

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