Nel giorno più scanzonato dell’anno il sindaco di Gela che non ha realizzato il suo programma elettorale, in vista delle prossime elezioni nazionali e regionali, da tutti i candidati, in primo luogo da quelli gelesi, si aspetta un programma ben preciso su tutti gli interventi a favore della città. Certo una bella pretesa dopo che aveva promesso di allontanare Tekra e Caltaqua e ancora le due aziende sono lì, aveva promesso di non farsi tirare la giacca da nessuno, aveva giurato di cambiare tutto e invece tutto è rimasto uguale se non peggio
“Il sindaco, infatti, – dice Greco – pur nella sua autonomia, è legato alle decisioni e ai provvedimenti sia del governo regionale che di quello nazionale. Dimenticare che la nostra Gela rappresenta l’emblema di una realtà del mezzogiorno de-industrializzato che, dopo essere stato per decenni sfruttato, continua a pagare gravi conseguenze sul piano economico, sociale e politico, renderebbe insignificante e poco credibile qualsiasi candidatura. Non cerco e non voglio cercare alcun alibi, e sono pronto ad assumermi tutte le responsabilità, ma non posso permettere che qualcuno approfitti delle difficoltà che vive la nostra città solo per soddisfare i propri obiettivi politici. Tutti devono avere il coraggio di mettere le mani su una realtà complessa e difficile come la nostra. Vedersi la partita dagli spalti e non partecipare alle dinamiche difficili e controverse come quelle vissute dalla nostra città, non sarebbe nè leale nè accettabile. Valuterò con estrema attenzione tutte le proposte, e mi riservo di intervenire con decisione e con onestà di giudizio. Piaccia o no, la responsabilità del futuro della mia città cade ancora sulle mie spalle. E qualsiasi decisione, quindi, terrà conto unicamente degli interessi del territorio e dei miei concittadini. Questo è l’impegno che intendo prendermi e che rispetterò, costi quel che costi” .