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Politica

‘Il sindaco giusto’ si aspetta dai candidati interventi precisi per Gela

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Nel giorno più scanzonato dell’anno il sindaco di Gela che non ha realizzato il suo programma elettorale, in vista delle prossime elezioni nazionali e regionali, da tutti i candidati, in primo luogo da quelli gelesi, si aspetta un programma ben preciso su tutti gli interventi a favore della città. Certo una bella pretesa dopo che aveva promesso di allontanare Tekra e Caltaqua e ancora le due aziende sono lì, aveva promesso di non farsi tirare la giacca da nessuno, aveva giurato di cambiare tutto e invece tutto è rimasto uguale se non peggio

“Il sindaco, infatti, – dice Greco – pur nella sua autonomia, è legato alle decisioni e ai provvedimenti sia del governo regionale che di quello nazionale. Dimenticare che la nostra Gela rappresenta l’emblema di una realtà del mezzogiorno de-industrializzato che, dopo essere stato per decenni sfruttato, continua a pagare gravi conseguenze sul piano economico, sociale e politico, renderebbe insignificante e poco credibile qualsiasi candidatura. Non cerco e non voglio cercare alcun alibi, e sono pronto ad assumermi tutte le responsabilità, ma non posso permettere che qualcuno approfitti delle difficoltà che vive la nostra città solo per soddisfare i propri obiettivi politici. Tutti devono avere il coraggio di mettere le mani su una realtà complessa e difficile come la nostra. Vedersi la partita dagli spalti e non partecipare alle dinamiche difficili e controverse come quelle vissute dalla nostra città, non sarebbe nè leale nè accettabile. Valuterò con estrema attenzione tutte le proposte, e mi riservo di intervenire con decisione e con onestà di giudizio. Piaccia o no, la responsabilità del futuro della mia città cade ancora sulle mie spalle. E qualsiasi decisione, quindi, terrà conto unicamente degli interessi del territorio e dei miei concittadini. Questo è l’impegno che intendo prendermi e che rispetterò, costi quel che costi” .

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Di Paola strizza l’occhio a La Vardera

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Il segretario siciliano dei pentastellatj Nuccio Di Paola strizza l’occhio a “Controcorrente” il movimento presentstk ieri dall’ex Iena Ismaele La Vardera dopo il divorzio da Cateno De Luca che con Sud chiama Nord ha imboccato la via del centrodestra. Il movimento di La Vardera è un potenziale partner nello schieramento che nel 2027 dovrà sbarrare il passo a Schifani e soci.

“A La Vardera e al suo neonato Movimento faccio i migliori auguri. La nascita di forze alternative a Schifani, Cuffaro e alle destre non può che farci piacere e, soprattutto, non può che fare bene alla Sicilia, sempre più martoriata per causa di chi ci governa e di chi ci ha governato in passato”:questa la dichiarazione dell’on Di Paola

“Con Ismaele – dice Di Paola – condividiamo molte battaglie, dalla viabilità all’acqua, dalla sanità alla lotta agli sprechi. A lui il mio più sincero in bocca al lupo”.

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Gli uffici tributari di Enna e Caltanissetta con Agrigento?Interrogazione al Ministro dell’Economia

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Il Ministero dell’Economia chiarisca se sarà disposto un accorpamento degli uffici giudiziari di Enna e Caltanissetta con quelli del tribunale di Agrigento e, se corrisponde a realtà, si interrompa quella che sarebbe una “incomprensibile penalizzazione di un territorio già peraltro privato negli anni scorsi di altri presidi istituzionali”.

A chiederlo è una interrogazione con primo firmatario la deputata Maria Stefania Marino e sottoscritta anche dalla parlamentare Dem Giovanna Iacono.

“Si apprende dalla stampa – dice l’interrogazione – che l’indirizzo del Ministero dell’economia e delle finanze sia quello di accorpare circa il 60 per cento delle 103 corti tributarie di primo grado, prevedendo la chiusura di 64 sedi, al fine di operare tagli di risorse per 700 milioni di euro nei prossimi tre anni. Sempre secondo i media, l’ipotesi di accorpamento prevede di lasciare le corti nei capoluoghi di regione, pochi altri uffici nelle province e chiudere le 15 sezioni distaccate del secondo grado, mantenendo soltanto una sede di appello per regione. Tali indiscrezioni – continua l’interrogazione – hanno subito suscitato numerose polemiche dal momento che tale rimodulazione delle sedi, con numerose soppressioni territoriali, rischia di ripercuotersi inevitabilmente sul buon funzionamento della giustizia tributaria”.

“Non è pensabile che si voglia fare ‘cassa’ con presidi istituzionali – commenta Iacono -, con un provvedimento che non potrà che avere effetti negativi sulla comunità locale e sui lavoratori coinvolti. Attendiamo risposte celeri e rassicuranti o, in alternativa, un impegno concreto per scongiurare questa ipotesi”.

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Donegani in prima fila alla presentazione di “Controcorrente”

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“Occorre aggregare tutti i movimenti e partiti del campo progressista per dare un’alternativa alla Sicilia senza ambiguità e con coerenza politica”:lo dice il segretario regionale del movimento PeR Miguel Donegani che,rispondendo all’invito dell’on. Lavardera, ha partecipato alla presentazione del suo movimento”Con Controcorrente”.

Questo il nome che il deputato regionale ed ex Iens ha dato al suo neo movimento dopo la rottura con il partito di Cateno De Luca, Sud chiama Nord. Del movimento fanno parte l’imprenditore antimafia Giuseppe Piraino, la pluricampionessa di kickboxing Elena Pantaleo, il figlio di Lia Pipitone, uccisa a Palermo, Alessio Cordaro fino ad arrivare all’ex deputato agrigentino Michele Sodano.

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