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Ru486: la pillola per l’aborto fai da te. Il punto di vista dello psichiatra Dott. Franco Lauria

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Ru486. La pillola per l’aborto fai da te.

50 anni fa la pillola antifecondativa separava per la prima volta nella storia dell’umanità il piacere sessuale dalla gravidanza.Fu una rivoluzione, una liberazione da un incubo. E la novità piacque anche ai maschi che da allora hanno più donne disponibili al sesso per il sesso. Al sesso con amore, ma  anche al sesso senza amore.

Ma la modernità non si ferma qui ed oggi l’industria cerca di rendere sempre più facile, indolore, veloce e gratuita l’interruzione volontaria della gravidanza. La pillola Ru486 la puoi usare in casa, in piena autonomia,  facile facile. E voilà il gioco è fatto. Il bimbo non c’è più. Si perché l’industria viene incontro alle esigenze di un Sistema che non vuole più nuovi nati, almeno nell’ Occidente postcapitalista. 

Bisogna convincere le donne che abortire è normale, non è un trauma, non è un atto vergognoso, è solo una Terapia.  Viene usata la parola Terapia come se la gravidanza fosse una patologia.Un evento patologico da curare con l’espianto. 

Che la gravidanza sia messa sullo stesso piano di una patologia lo dimostra anche il fatto che nell’ipotesi in cui non fai l’aborto comunque devi fare controlli medici, analisi, ecografie, addirittura già prima della gravidanza. Cosi se decidi di fare un figlio tutta l’attenzione è medicalizzata e scientizzata. Dall’inizio alla fine. Non c’è più il mistero della vita, non c’è poesia, non c’è meraviglia, non c’è stupore. C’è calcolo, valutazione pro e contro, razionalità, pianificazione, progetto ingegneristico.C’è scienza e apatia. E lo stesso avviene se non vuoi il figlio. La scienza dice: è solo un grumo di cellule, qualcosa che assomiglia ad un foruncolo, che come il foruncolo si può spremere e cacciare via. 

Il mistero della vita, l’amore per la vita non è più contemplato. L’uomo apatico lo è sia se decide di fare il figlio sia se decide per l’aborto.  L’apatia è un esigenza intrinseca alla razionalità della scienza. E noi stiamo costruendo una società scientifica cioè  apatica. Sul modello del Robot l’uomo moderno si robotizza lui stesso. 

Il figlio è il prodotto di un progetto, se non è nel progetto viene spremuto e buttato nel cesso.Non c’è Dio nel progetto, non c’è Spirito, non c’è miracolo. C’è scienza, tecnica,  ragione, matematica, calcolo. Insomma non c’è amore.  

Non c’è il dono di Dio. E se non è un dono di Dio allora è solo un fatto scientifico  di competenza della scienza o lo vuoi o non vuoi. E la scienza ti viene incontro in entrambi i casi. Devi comunque fare i conti con la scienza. Mai con Dio. Dio non c’è. Dio è morto.

E la società nichilista, la società senza Dio programma e fa progetti come può fare un ingegnere che progetta un ponte. Se cade il ponte non è la fine del mondo. Se fai un aborto non è successo nulla. Sei tu la madre e tu sola comandi, tu sola decidi, da sola prendi la 486, a casa tua. Tu dai la vita e tu la prendi. Potere totale. Il maschio non conta nulla.  L’Io ha sostituito Dio.  E tu sei sola.

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Protocollo d’intesa per il parco Gela in miniatura

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Un protocollo d’intesa per la “Promozione turistica del patrimonio storico/artistico e monumentale della città di Gela” è stato siglato tra il Servizio Turistico Regionale di Caltanissetta e l’associazione Aps “Gela in Miniatura” di Giuseppe Cannizzaro.

Da quando il parco Gela in miniatura è stato realizzato dall’imprenditore gelese è diventato un luogo di attrazione per adulti e bambini perché presenta la riproduzione di tutti i beni archeologici presenti in città. Ora un protocollo d’intesa regionale firmato dall’assessorato regionale al turismo.

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Vertice di maggioranza alla Regione:dalle ex province al reddito di povertà alle royalties petrolifere ai Comuni fino al caro voli

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Un calendario di iniziative legislative e di governo per le prossime settimane. Le forze della maggioranza che sostengono la giunta Schifani sono tornate a riunirsi per concordare il percorso amministrativo e parlamentare dei provvedimenti da varare entro fine anno.  A Palazzo d’Orleans, il presidente della Regione Renato Schifani e l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino hanno incontrato i segretari e i capigruppo parlamentari dei partiti del centrodestra dell’Ars: Fi, Fdi, Dc, Mpa, Lega e Noi Moderati.

Il presidente Schifani ha preso atto della volontà, riconfermata dai rappresentanti della coalizione, di procedere nel percorso che porterà all’elezione diretta per le ex Province regionali. Entro mercoledì, le commissioni legislative dell’Ars – Bilancio e Affari istituzionali – prima dell’avvio formale della sessione di bilancio, approveranno il disegno di legge che verrà poi calendarizzato per l’Aula.

In merito alla manovra quater, già in discussione all’Ars, è stata trovata l’intesa sui provvedimenti a favore degli studenti universitari per il cosiddetto “prestito d’onore”  e  sulla destinazione ai Comuni delle royalties per gli idrocarburi. Accordo raggiunto anche per il “reddito di povertà”, annunciato nei giorni scorsi dal presidente Schifani: l’emendamento a favore delle famiglie povere siciliane verrà presentato direttamente in Aula, sarà una tantum e con criteri molto stringenti per l’individuazione dei beneficiari.

Condivisione anche sul rimpinguamento dei capitoli di bilancio a favore di Comuni ed ex Province per l’Asacom , ovvero l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità. Ultimo argomento affrontato il “caro voli”. Per attenuare l’effetto dell’aumento dei prezzi nel periodo natalizio, dal 15 dicembre al 15 gennaio la Regione innalzerà la percentuale di rimborso del costo dei biglietti in favore dei residenti in Sicilia.

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Sara Cavallo sollecita l’avvio del servizio Asacom già finanziato dalla Regione

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La presidente della Commissione cultura, sport, turismo e spettacolo Sara Cavallo (FdI) interviene in merito al servizio Asacom che ancora tarda a partire a due mesi quasi dall’inizio del nuovo anno scolastico con grande nocumento per gli studenti in condizioni di disabilità.

“Ci dispiace constatare – dichiara la consigliera meloniana – che, nonostante i finanziamenti regionali, il servizio non sia stato garantito sin dal primo giorno di scuola. Un’attenzione dovuta verso gli alunni, che hanno tutto il diritto di essere assistiti e di non restare indietro rispetto ai loro coetanei, e verso le famiglie che al momento sono state lasciate sole in situazioni di oggettiva difficoltà.
L’auspicio che dopo questi mesi di attesa finalmente il servizio possa realmente essere garantito”

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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