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Gela, il sindaco smentisce il suo assessore

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Le dichiarazioni dell’assessore Nanni Costa non rispecchiano la realtà e non chiariscono le vere ragioni che hanno spinto il dirigente Tonino Collura a rassegnare le proprie dimissioni.
Tentare di attribuire all’amministrazione la responsabilità di tutto quello che si è verificato è ingiusto, ingeneroso e per alcuni aspetti anche sleale. Non dovrebbe, infatti, sfuggire all’assessore Costa, tra l’altro ex dirigente di lungo corso al comune di Gela, che qualsiasi amministrazione, nel distribuire gli incarichi ai dirigenti, deve tenere conto delle professionalità presenti in pianta organica e delle relative competenze.
Non gli dovrebbe nemmeno sfuggire che il dirigente Collura, nella nota inviata al Sindaco e di cui la stampa è venuta a conoscenza, fa riferimento a dei contrasti proprio con l’assessore Costa. Se la difesa nei confronti dell’architetto Collura l’avesse fatta prima e in tempi non sospetti, forse non saremmo arrivati a questo punto e probabilmente saremmo riusciti a sbloccare qualche opera in più.
Elencare, fra l’altro, tutte le criticità esistenti è poco rispettoso nei confronti dell’assessore che lo ha preceduto, e non si tiene conto dei disastri, delle inadempienze e, in alcuni casi, delle nefandezze di cui l’assessore Costa dovrebbe essere a conoscenza.
So bene che esiste una carenza di personale tecnico al comune, ed è proprio per questo, in attesa dell’espletamento dei concorsi già avviati, che chiedo a tutti, politici e burocrati, di dare il meglio di se stessi, senza ricorrere ad atteggiamenti che non ci aiutano a dare le adeguate risposte alla città.

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