3424 firme al gazebo per salvare la sanità a Gela
La mossa è stata azzardata. Chiudere il reparto Terapia intensiva ha scoperchiato tanti vasi di Pandora. L’associazione S.O.S ospedale ha centrato l’obiettivo. La popolazione si è presentata in massa...


La mossa è stata azzardata. Chiudere il reparto Terapia intensiva ha scoperchiato tanti vasi di Pandora. L’associazione S.O.S ospedale ha centrato l’obiettivo. La popolazione si è presentata in massa mentre la cosiddetta politica parla e non si presenta al Gazebo di via Palazzi, mentre i gelesi si sono riversati sin dalle 7 del mattino, prima che i volontari si piazzassero al freddo ed al vento per la raccolta delle firme, e alle 18 ne sono state raccolte 3424, ma il conteggio definitivo si saprà domani. “La città ha risposto con un interesse ed una voglia di contribuire a cambiare le cose che sono andate oltre le nostre aspettative – dice una delle coordinatrici del Comitato S.O.S. ospedale – lo hanno sentito come un dovere civico. Ci hanno raccontato le loro storie, le difficoltà. Sono venuti anche i parenti dei pazienti trasferiti da due settimane a Caltanissetta: storie di gente che ha bisogno di assistenza ma non sa a chi rivolgersi per ottenere il minimo”. Il gazebo pieno di gente, molti hanno chiesto altri punti di raccolta in giro per la città e la politica assente. Nessun segnale, niente visite o presenza viva, tranne qualche deputato. Il sindaco non è andato a manifestare ma ha presieduto gli incontri istituzionali. E riprendono promesse e l’ attesa per l’ospedale Vittorio Emanuele di Gela. I vertici dell’ASP hanno assunto impegni ben precisi nel corso dell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi a Caltanissetta, e sabato via remoto: dai lavori nei vari reparti, ai concorsi per assumere 33 medici a tempo indeterminato da inserire proprio nella pianta organica.