Iniziativa della sen.Damante contro il piano sanitario

L'impoverimento dell'ospedale gelese denunciato in un'interrogazione al ministro della Salute

A cura di Redazione Redazione
06 agosto 2025 12:04
Iniziativa della sen.Damante contro il piano sanitario -
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La recente bozza della rimodulazione della rete ospedaliera siciliana targata Schifani, rischia di gambizzare definitivamente la già risicata offerta sanitaria dell’ospedale Vittorio Emanuele di Gela che sta in piedi solo grazie all’abnegazione del poco personale operativo. Il Ministro della Salute Schillaci ascolti l’accorato appello del sindaco e dei cittadini del comprensorio. Occorre scongiurare questo ennesimo scippo ad un territorio particolarmente sensibile agli effetti di una industrializzazione che ha lasciato strascichi anche sulla salute dei cittadini”. 


Lo dichiara la senatrice del Movimento 5 Stelle Ketty Damante che, con una interrogazione rivolta direttamente al Ministro della Salute Orazio Schillaci, denuncia l’ulteriore impoverimento dell’ospedale gelese proposto dal governo regionale. 


“Già nel 2009 - scrive Damante nella sua interrogazione - l’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela è stato declassato da azienda ospedaliera a presidio ospedaliero dipendente dall’ASP di Caltanissetta, avviando un progressivo depotenziamento della struttura. Oggi su 236 posti letto previsti ne risulterebbero attivi poco più di 100, con una scopertura strutturale superiore al 50% del personale sanitario. La nuova bozza non ancora ufficiale della nuova rete ospedaliera regionale, confermerebbe ulteriori penalizzazioni per l’ospedale di Gela: dei 16 posti letto precedentemente tagliati, ne verrebbero reintegrati solo 4, e sarebbe prevista la coesistenza di due Unità di Terapia Intensiva Neonatale (UTIN) nella provincia – una a Caltanissetta e una, solo formalmente, a Gela – nonostante la cronica carenza di medici specialisti che da anni impedisce l’attivazione effettiva dell’UTIN gelese. Il comprensorio di Gela, con oltre 71.000 abitanti, rappresenta una delle aree storicamente più colpite da inquinamento industriale e patologie correlate, inclusi gravi indici di natalità malformata e incidenza tumorale, senza che però ciò trovi adeguato riscontro nella dotazione sanitaria del territorio. Per queste ragioni è assolutamente indispensabile scongiurare un ulteriore depauperamento dell’offerta sanitaria a Gela. In questo momento si sta violando il principio di equità e universalità del diritto alla salute sancito dall’art. 32 della Costituzione, nonché i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) che lo Stato è tenuto a garantire su tutto il territorio nazionale. Mi rendo conto che i colori politici del governo regionale sono gli stessi di chi governa il Paese, ma la politica non può permettersi di abbandonare i cittadini al loro destino in base agli umori elettorali” - conclude Damante. 


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