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Iter più veloce per nuovi pozzi ad uso agricolo e zootecnico

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Il Prefetto di Caltanissetta ha diramato ai Comuni della provincia la direttiva dell’Assessore delle infrastrutture e mobilità della Regione Siciliana, on. Alessandro Aricò e del Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Tecnico, Ing. Duilio Alongi, avente ad oggetto lo snellimento delle procedure finalizzate al rilascio dell’autorizzazione all’attingimento prevista dall’art. 56 del Regio Decreto n. 1775/1933.

In particolare, con questa direttiva l’Assessorato regionale ha rappresentato che, stante il perdurare dello stato di emergenza che impone l’adozione di tutte quelle iniziative che possono in qualche modo contribuire a fronteggiare l’attuale crisi idrica, chiunque abbia presentato richiesta di nuove licenze di attingimento ai sensi dell’art. 56 del R.D. 11 dicembre 1933 n° 1775, finalizzata al mantenimento delle attività agricole, zootecniche e di trasformazione delle relative produzioni, nelle more del rilascio del provvedimento abilitativo da parte degli Uffici Provinciali del Genio Civile, può esercitare l’attività di attingimento delle risorse idriche da corsi d’acqua, sorgenti superficiali e da pozzi successivamente alla presentazione della relativa istanza all’Ufficio del Genio Civile competente per territorio.

Al riguardo, la richiesta dovrà essere corredata, oltre che dalla documentazione di rito e dall’attestazione di avvenuto pagamento del canone minimo previsto dall’art. 35 del suddetto R.D. e fatto salvo eventuale conguaglio, da una dichiarazione asseverata da parte di un professionista abilitato che attesti la sussistenza dei requisiti oggettivi e soggettivi necessari per l’ottenimento del titolo richiesto.

L’Assessorato regionale ha reso noto, altresì, che acquisita l’istanza, gli Uffici Regionali del Genio Civile, rilasceranno entro cinque giorni, previa verifica della completezza della documentazione prodotta, attestazione di avvenuta presentazione con valenza abilitativa alla attività di attingimento e, fatta salva eventuale determinazione conclusiva negativa, in prosecuzione definiranno la procedura autorizzativa nei termini di legge, rilasciando il provvedimento conclusivo entro il termine di 60 giorni dalla presentazione dell’istanza.

La direttiva citata, che come detto semplifica la procedura ordinaria disciplinata dalla normativa, riveste carattere emergenziale e dovrà ritenersi vigente fino al permanere del riconosciuto stato di severità idrica.

Peraltro, si rammenta che potranno beneficiarne le istanze inoltrate esclusivamente per usi agricolo e/o zootecnico e/o di trasformazione dei relativi prodotti, con approvvigionamento di acque da corsi d’acqua, sorgenti e da pozzi, anche già autorizzati e attualmente sigillati e/o convertiti ad uso domestico, ancorché rientranti nei comprensori dei Consorzi di Bonifica, che dovrà intendersi limitato a quantitativi minimi sufficienti al mantenimento degli allevamenti e all’irrigazione di soccorso, garantendo, in ogni caso, per i corsi d’acqua il minimo deflusso vitale, laddove definito, e una portata continua massima di prelievo, da ciascun pozzo, non superiore ad 1 lt/s.

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L’avventura letteraria di Chiara Saccuta con la saga “Per aspera ad astra”

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Una vera e propria saga letteraria, complessa e stimolante: si tratta di “Per aspera ad astra”, già uscita con i primi due libri e una novella. È il progetto ideato e curato dalla giovane autrice gelese Chiara Saccuta, classe 2000, presso la casa editrice Lumien. Una realtà della piccola e media editoria che si fa apprezzare per la cura dei suoi romanzi, le bellissime copertine e per la costante presenza alle fiere del settore: firmato il contratto per la pubblicazione, è cominciata un’avventura letteraria molto intensa per Saccuta che fin da bambina coltiva la passione per i libri e sogna di diventare una scrittrice.

Il nome della saga non è affatto casuale: «”Per aspera ad astra è stato il mio mantra in un periodo difficile – racconta -. Una frase che solevo pronunciare spesso per ricordarmi che nonostante di fronte ai miei occhi ci fossero molte difficoltà, che mi sembravano insormontabili, avrei raggiunto le stelle». In totale, l’intera opera conta cinque libri e due novelle. La fase creativa di Chiara Saccuta ha preso il via durante il difficile periodo della pandemia, osservando in solitaria le stelle e dandole vita con personaggi e storie.

Tutte da leggere tra le pagine di “Per aspera ad astra”. «lI mondo asiatico mi aveva sempre affascinato, tutto ciò che avevo scritto fino a quel momento aveva avuto come ambientazione l’antichità. Avevo usato diversi periodi storici e amavo moltissimo documentarmi in merito, non per niente la prima scelta dopo aver finito le superiori, per quanto riguardava la facoltà universitaria, era stata lingue orientali. Poi, non riuscendo a passare il test, “ripiegai” su storia dell’arte, che si rivelò una scelta più azzeccata e che non rimpiango, perché la storia dell’arte ebbe un ruolo fondamentale nella creazione di “Per Aspera ad Astra”». Un’avventura letteraria in divenire, che prosegue con grande entusiasmo e dedizione.

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Una riflessione sul corpo femminile nel webinar “Come tu mi vuoi” promosso da Fidapa young 

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Il webinar “Come tu mi vuoi. Sguardi che plasmano: il corpo femminile tra narrazioni di genere e ideali estetici”, promosso dal gruppo Young della Fidapa gelese coordinato da Azzurra Buccinnà, ha proposto una riflessione sul corpo della donna, evidenziando quanto e come sia stato e sia ancora oggi influenzato da modelli culturali, sociali e mediatici.

Nel corso  dell’incontro sono intervenute la podologa Marta Cacciatore (sezione di Cammarata-San Giovanni Gemini) la psicologa Antonella Alberti (sezione di Mistretta) e la ricercatrice universitaria e avvocata Laura Pergolizzi (sezione di Messina). Hanno partecipato anche anche la presidente nazionale della Fidapa Cettina Corallo, Letizia Bonanno presidente del distretto Sicilia e Rita Spataro presidente della sezione di Gela.

«Il nostro obiettivo è quello di indurre ad una riflessione sul fenomeno del “male gaze”, ovvero lo sguardo maschile interiorizzato, che finisce per influenzare profondamente il modo in cui le donne si vedono, si giudicano e si raccontano», ha dichiarato Buccinnà.

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Cambio in Prefettura: Mancuso saluta il nuovo prefetto e ringrazia l’uscente

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«Rivolgo il mio più sincero benvenuto istituzionale alla dottoressa Licia Donatella Messina, che domani si insedierà ufficialmente come nuovo Prefetto di Caltanissetta. La sua presenza rappresenta un presidio fondamentale per garantire sicurezza, legalità e coesione sociale in un territorio che vive sfide complesse ma che possiede potenzialità straordinarie», dichiara l’onorevole Michele Mancuso, deputato regionale di Forza Italia all’ARS.

Mancuso sottolinea come il ruolo del Prefetto sia strategico per consolidare il rispetto delle regole, il contrasto alle illegalità e il rafforzamento della percezione di sicurezza tra i cittadini: «La legalità e la sicurezzau non sono solo principi, ma pilastri su cui costruire il futuro di una comunità. In questo senso, la Prefettura è un punto di riferimento essenziale per coordinare istituzioni, forze dell’ordine e amministrazioni locali, al fine di garantire risposte concrete alle esigenze della collettività».

Il deputato nisseno evidenzia inoltre alcune priorità per l’entroterra siciliano: «Caltanissetta e la sua provincia affrontano problematiche che richiedono impegno e sinergia tra tutti i livelli istituzionali. Dall’emergenza idrica alla prevenzione degli incendi, fino alla viabilità – vera eh propria piaga dell’entroterra – sono tante le sfide da affrontare per ridare slancio a un territorio che merita attenzione e investimenti. Come rappresentante del Parlamento regionale, sarò sempre pronto a offrire il mio supporto al nuovo Prefetto, mettendo a disposizione ogni strumento politico e istituzionale utile a risolvere criticità e a promuovere progetti di sviluppo».

Mancuso conclude con un auspicio di collaborazione e dialogo costante: «Sono certo che, insieme alle istituzioni locali, alle forze sociali ed economiche, la dottoressa Licia Donatella Messina saprà interpretare al meglio il suo ruolo, con la determinazione e la sensibilità che il nostro territorio richiede. Da parte mia, assicuro fin d’ora la massima disponibilità a lavorare in sinergia, affinché legalità, sicurezza e crescita possano essere gli assi portanti di una nuova stagione per la nostra provincia».

Infine, un pensiero di gratitudine al prefetto uscente: «Desidero rivolgere un sentito ringraziamento alla dottoressa Chiara Armenia per l’impegno e la dedizione dimostrati nel corso del suo mandato. Il lavoro svolto rappresenta una base solida su cui proseguire con rinnovata energia e determinazione».

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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