L’ Associazione H si rivolge al Consiglio Superiore della Magistratura per i ritardi della giustizia
L’enorme ritardo con cui i disabili gravi pagano di persona unitamente ai loro familiari ha costretto il responsabile legale dell'Associazione H, Paolo Capici, ad inviare una nota al Consiglio superio...


L’enorme ritardo con cui i disabili gravi pagano di persona unitamente ai loro familiari ha costretto il responsabile legale dell'Associazione H, Paolo Capici, ad inviare una nota al Consiglio superiore della magistratura, al Ministro della giustizia e al Presidente del tribunale. Una causa di previdenza dovrebbe durare, per legge, non più di un anno. Spesse volte dura anche tre anni non solo perché in servizio figura un solo giudice non togato che deve affrontare il lavoro delle cause di Butera e Mazzarino, quanto perché a volte i medici, non tutti per fortuna, anziché trattenere la perizia e mandarla entro 90 giorni sforano depositandola anche dopo 15 mesi e ciò con grave nocumento della categoria interessata che si vede costretta a pagare personale qualificato nonché impegnare severamente i familiari che debbono assisterla. La stessa situazione si verifica nel settore del giudice delle tutele dove i tempi sono molto lunghi rispetto a quelli brevi previsti dalla legge causa la mancanza o la scarsità di giudici e di personale." Insomma anche la giustizia - dice Capici - che dovrebbe avere tempi più certi e rispettare la normativa zoppica per le cause citate, anche se mi risulta che l’Ordine degli avvocati spesse volte ha chiesto rinforzi. Mi auguro che questa mia nota non cada nel vuoto principalmente per il rispetto che si deve alle persone che già patiscono sofferenze proprie e certo non possono aspettare tempi così lunghi che provocano ingenti danni morali e materiali. Per non dire infine dell’assurda tendenza di alcuni c.t.u. di riconoscere il diritto invocato non già dal mese successivo della presentazione della domanda amministrativa bensì solo dal momento in cui il soggetto viene visitato: è come dire che io che sono sulla carrozzella da due anni e vengo riconosciuto invalido civile sono dal momento in cui mi visita il medico. Ciò rappresenta un malcostume e una grave violazione di legge che anche qui prevede norme chiare e inequivocabili".