La cronaca nera di Niscemi nel libro di D’Alessandro

Niscemi - La cronaca nera di Niscemi passata al setaccio nel libro del poliedrico avv. D'Alessandro. Fatti di sangue e storie del sottobosco della cittadina nissena. Nel giorno dedicato a San Giusepp...

A cura di Redazione Redazione
22 marzo 2023 17:55
La cronaca nera di Niscemi nel libro di D’Alessandro -
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Niscemi - La cronaca nera di Niscemi passata al setaccio nel libro del poliedrico avv. D'Alessandro. Fatti di sangue e storie del sottobosco della cittadina nissena.

Nel giorno dedicato a San Giuseppe, in un auditorium stracolmo di persone, presso il Museo Civico di Niscemi è stato presentato il terzo volume dell’avv. Giuseppe D’Alessandro per la serie “Niscemi tra cronaca e storia”. Il periodo preso in considerazione va dall’assassinio del Mago di Tobruk (18 luglio 1983) alla fine del secolo scorso. Una ricchissima carrellata di fatti di sangue, per come si evince dal sottotitolo “La guerra di mafia”.

Accanto all’autore i due storici cronisti di Niscemi, Giuseppe Vaccaro e Salvatore Federico, che hanno narrato dal punto di vista
giornalistico quella turbolenta stagione, ricordando gli episodi più clamorosi.

Un contributo alla narrazione è stato dato dal luogotenente Domenico Resciniti, che
all’epoca comandava la stazione dei carabinieri di Niscemi, che ha ricordato anche
un’inedita estorsione in danno degli stessi militari e dal magistrato Lirio Conti,
attualmente in servizio come Gip a Palermo, ma all’epoca dei fatti poco più che un
ragazzino di Niscemi, che ha vissuto in prima persona gli eventi. Al saluto delle
autorità presenti (il sindaco Massimiliano Conti, il presidente del consiglio comunale
Angelo Chessari e l’assessore alla cultura Marianna Avila) si è aggiunta la
presentazione del prof. Gaetano Vicari sull'importanza della storia, dei libri e della
cultura in generale.

L’incontro è stato organizzato dal Lions Club di Niscemi, il cui presidente Paolo Cacciato ha ricordato come lo stesso sia stato il trentanovesimo evento dall’istituzione del service denominato “Pomeriggi culturali”, iniziato nel lontano 2008. Moderata la serata dalla dr.ssa Cristina Disca, sono stati evocati i più importati accadimenti di quegli anni, ricordando anche alcune vittime innocenti,
come i due bambini assassinati mentre giocavano per strada e soprattutto spiegando
le dinamiche mafiose di quel periodo, che vedeva una feroce lotta tra Cosa Nostra e
Stidda e all’interno di Cosa Nostra niscemese, spaccata in due fazioni e svelando una
cosca “riservata” all’interno di una di esse, che faceva capo ad Alfredo Campisi, poi
assassinato. Guerra che ebbe inizio con l’assassinio di Salvatore Arcerito (il
“Patriarca”) da parte di Giuseppe Vacirca, poi morto ammazzato.

All’interno di questa guerra di mafia si inseriva l’ascesa della Stidda, che ha visto nei tre fratelli
Russo di Niscemi i protagonisti di quegli anni di piombo. Ma non solo mafia: si è parlato della frana, del Muos e della “Banca Carrubba”, una iniziativa abusiva di raccolta fondi che mandò nella disperazione gli abitanti della città dei carciofi. Infine è stato letto un brano semiserio del libro dal titolo provocatorio: “Scusi, Niscemi in che provincia è”? A chiusura il direttore del Museo Franco Mongelli ha donato ai
relatori delle augurali spighe di grano, mentre l’autore ha dato appuntamento per il
quarto volume, che tratterà degli avvenimenti che hanno interessato Niscemi nell’ultimo ventennio.

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