La delibera sul bilancio riequilibrato a Mazzarino
Sette iscritti a FdI:"ecco perchè si è fatto un passo indietro con quell'atto"

Gli iscritti a Fratelli d'Italia a Mazzarino Giuseppe Alessi ,
Salvatore Battaglia, Giuseppe Calì, Vincenzo Ligambi , Rosario Lo Bartolo, Salvatore Longone e
Fabrizio Marotta hanno diffuso una nota con cui esprimono le loro considerazioni sulla delibera del bilancio stabilmentente riequilibrato.
"La maggioranza per amor di patria o per amor proprio prodigiosamente si ricompatta sull’ipotesi di schema di bilancio stabilmente riequilibrato per gli anni 2020/2024: tutti gli undici consiglieri eletti nella lista “Ripartiamo – Faraci Sindaco” hanno infatti approvato la proposta di delibera" - esordiscono. Per poi aggiungere:
"Apprezzabile, comunque, il senso di responsabilità mostrato da molti consiglieri, i quali seppur in netto contrasto con la linea politica del Sindaco ed evitare di essere tacciati di codardia, hanno votato un atto non perfetto, per usare un eufemismo, e probabilmente inefficace ai fini del
risanamento dei conti. Ricordando che si ricorre al bilancio stabilmente riequilibrato pluriennale con l’obiettivo del
risanamento e far fronte agli impegni finanziari garantendo, contestualmente, la continuità dei servizi pubblici, lo schema attuale ricalca quello presentato dalla precedenteamministrazione
senza novità di rilievo rispetto alle criticità emerse. Condividendo l’impostazione del settore finanziario, irremovibile nella propria interpretazione
delle norme e della giurisprudenza, l’amministrazione comunale ha proposto al Consiglio una ipotesi di bilancio senza le necessarie modifiche per superare le criticità ed i rilievi segnalate dall’organo di revisione, che ha espresso parere negativo, attualizzando le identiche perplessità espresse dai giudici della Corte dei Conti relativamente ai bilanci antecedenti il dissesto. Palesemente riottosi i lavori del Consiglio comunale apparso intrappolato nel caos procedurale, enfatizzato anche dai precoci emendamenti presentati dal gruppo di minoranza, ed impantanato
in uno sterile dibattito con continui richiami a norme legislative ed all’excursus cronologico degli antefatti".
Altra considerazione: "dagli interventi dei consiglieri è emersa quasi esclusivamente la preoccupazione di evitare lo
scioglimento del consiglio e nulla nel merito dei provvedimenti previsti, abdicando di fatto al
ruolo di indirizzo ed eludendo la questione sostanziale: questa ipotesi di bilancio stabilmente
riequilibrato centra l’obiettivo del risanamento? assicura stabilità finanziaria? rimuove le cause
che hanno determinato il dissesto?".
-"A noi sembra- dichiarano- che questa ipotesi di bilancio non raggiunga alcuno degli obiettivi, per diverse ragioni che sintetizziamo: ha un peccato originale, è un atto contra legem e chiaramente non veritiero , verosimilmente basato su dati previsionali riferiti ad esercizi finanziari chiusi e ipso facto senza alcuna valenza programmatica, anziché su dati consolidati e consuntivi, con entrate ed uscite che
appaiono rispettivamente sovrastimate e sottostimate, ancorché con dati incompleti ed
incongruenti.
Impossibile un maggior gettito delle entrate proprie, fatto salvo l’importo di € 15.000,00 proveniente dall’aumento dei canoni di locazione, poiché le aliquote delle tariffe,
dell’imposte e delle tasse comunali sono state portate al massimo di legge ancor prima della dichiarazione di dissesto.
Impercettibile la riduzione dei costi di gestione e della spesa corrente, già ridotta da anni ai
minimi storici, a titolo esemplificativo il riassetto delle posizione organizzative e la
rideterminazione della dotazione organica non hanno generato alcuna riduzione della spesa;
Inaccettabile in tal senso l’aumento della spesa corrente relativa agli organi istituzionali,
causata dalla rideterminazione in aumento delle indennità di funzione degli amministratori,
la quale inciderà pesantemente sui bilanci attuali e futuri: rinnoviamo l’invito alla Giunta
comunale di revocare ed annullare la relativa delibera n. 47 del 14/10/2024.Velleitaria la lotta all’evasione tributaria a causa di una inefficace azione di accertamento e riscossione, la quale dovrebbe portare nella casse comunali la inattendibile somma di € 1.500.000,00 per il risanamento dei conti.Utopistica l’entrata di € 3.320.086,52 derivante dall’alienazione dei beni immobili del comune, utilizzata come risorsa per il risanamento. Inutilizzabile l’ipotetica somma di € 1.500.000,00 derivante dalla riscossione dei residui attivi ante 2020, in quanto di competenza dell’ O.S.L. per la gestione del dissesto già conclamato fino al 31/12/20219. Approssimativo, a causa del disordine contabile, la quantificazione complessiva del debito reale, poiché inattendibili i debiti fuori bilancio, sottovalutati gli effetti delle sentenze con
l’Ente soccombente, stimati al ribasso gli importi di eventuali accordi transattivi e delle
fatture ancora a debito, senza tener conto del possibile disavanzo che potrebbe scaturire dal mancato pagamento di una parte della massa passiva del dissesto.
Gli esponenti di FdI si rivolgono al sindaco Faraci: "Sindaco, metta al bando proclami ed annunci social, approcci invece la vexata quaestio con sobrietà, competenza e professionalità: non riteniamo che questa approvazione sia un passo
avanti per il superamento del dissesto come da Lei annunciato, bensì un evidente passo indietro
poiché l’Ente sarà obbligato a redigere una nuova ipotesi di bilancio riequilibrato comportando un corposo prolungamento dei tempi per uscire dal dissesto. Facendo nostro l’accorato appello arrivato da alcuni consiglieri, preoccupati dei probabili rilievi che saranno mossi dal Ministero e dei limitati tempi che saranno assegnati, invitiamo amministrazione e consiglio comunale a lavorare da subito su un nuovo schema di bilancio, tenendo conto delle criticità segnalate dal Collegio dei revisori. Non possiamo altresì non tener conto dell’impoverimento qualitativo e quantitativo del settore
finanziario, da lunga data privo di adeguate professionalità per affrontare e gestire un contesto
normativo caratterizzato da continue e complesse modifiche e per tale ragione riteniamo
opportuno attivare un accordo di collaborazione con la fondazione IFEL (Istituto per la finanza e
l’economia locale), costituita dall’ANCI per il supporto diretto in materia di finanza locale, fra
l’altro a titolo gratuito, ai Comuni a rischio di crisi o in crisi conclamata.