La favola è finita, ma non bisogna lasciar soli i ragazzi del Gela calcio a 5
Ieri hanno posato sorridenti sotto il clic della fotocamera. Una lunga trasferta fino a Soverato, in Calabria, organizzandosi con il lavoro perché tanti di loro lavorano anche nel fine settimana. Quel...


Ieri hanno posato sorridenti sotto il clic della fotocamera. Una lunga trasferta fino a Soverato, in Calabria, organizzandosi con il lavoro perché tanti di loro lavorano anche nel fine settimana. Quella per il futsal una passione che li ha uniti per tanti anni, cominciata quando erano ragazzi.
Poi ieri pomeriggio è arrivata l’ennesima sconfitta di questa stagione maledetta, ovviamente dal punto di vista sportivo, ma non bisogna dimenticare quello che hanno fatto questi ragazzi. Non soltanto conquistando la Serie B in due anni, ma costruendo insieme una realtà conosciuta e rispettata in tutta la Sicilia.
Erano giovanissimi tanti anni fa, oggi sono degli uomini che hanno impegni lavorativi e familiari non più come figli ma come padri. Non possono seguire i ritmi di quella che era una grande passione ma che oggi, in un palcoscenico esigente come la B, richiede altro.
L’ultimo posto in classifica è certamente figlio anche di strategie societarie e tecniche sbagliate. Ma a questi ragazzi che ci mettono la faccia settimana dopo settimana bisogna star vicino e tutti gli sportivi, quando il Gela calcio a 5 giocherà al PalaLivatino da qui a fine stagione, dovrebbero mostrare loro attaccamento e sostegno, cominciando da sabato prossimo. Glielo dobbiamo.