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La nave greca, le radici di Gela e le emozioni di Vincenzo Casciana

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“Abbiamo sempre creduto che la valorizzazione dei nostri tesori archeologici fosse fondamentale per l’identità e lo sviluppo del nostro territorio”. E’ quanto sostiene il capogruppo di Liberamente, Vincenzo Casciana. “La nave arcaica di Gela, la più antica imbarcazione greca mai riportata alla luce fino ad oggi eccezionale testimonianza sia dell’intensità politico- commerciale dei rapporti tra i popoli del Mediterraneo, sia della qualità tecnica di realizzazione di una imbarcazione di 17 metri, verrà esposta presso l’area archeologica di Bosco Littorio, per la fruizione da parte del pubblico non solo siciliano, in una struttura espositiva provvisoria.
La mostra è promossa e organizzata dalla Regione Siciliana e giorno 18 Luglio si svolgerà a Gela la conferenza stampa per la presentazione ufficiale, prima dell’apertura al pubblico di giorno 22. Una iniziativa di grande valore culturale con reperti incomparabili e importanti per un evento di respiro internazionale che rappresentera’ una tappa attrattiva per i turisti di tutto il mondo che nei prossimi mesi si recheranno a Gela per poter vedere una straordinaria testimonianza dell’ antichita’.
Sarà quindi possibile osservare da vicino l’ossatura portante dell’imbarcazione, databile tra il VI e il V secolo a.C. e successivamente tutta la nave, dopo che sarà interamente ricostruita, farà bella mostra, in maniera permanente nella sua struttura completa, presso il nuovo museo di Bosco Littorio.
Il modello di questa mostra verrà concepito come prologo alla futura apertura del museo e ricalcherà l’evento intitolato ‘Ulisse’.
Un esposizione che si attendeva da troppo tempo .
La Trireme diffondera’ la cultura del nostro territorio e delle nostre radici rappresentando un unicum nel patrimonio archeologico mondiale.
E’ essenziale apporre quello che abbiamo, come presupposto per qualsiasi processo di sviluppo perché noi valiamo nel momento in cui riusciamo ad apprezzarlo.
La mostra “Ulisse. L’arte e il mito” tenutosi ai Musei San Domenico di Forli’ , alla quale ho preso parte assieme al Direttore del Museo, della Dottoressa Vullo, soprintendente ai beni culturali, unici presenti del Territorio grazie all’ invito del Rettore dell’ Unite’ d’Archeologie Classique de l’Universite’ de Genevra , che ha segnato la prima ufficiale “uscita” pubblica dell’ossatura lignea del relitto greco, anche se in forma parziale, la cui forma originaria è stata mostrata attraverso una ricostruzione computerizza con un allestimento scenografico, ha rappresentato – dice Casciana – l’inizio di un percorso già tracciato e mi ha regalato sensazioni uniche e irripetibili, le stesse che ho provato ad aver partecipato come tecnico del settore al recupero di uno dei più emblematici ritrovamenti subacquei del patrimonio archeologico del Mediterraneo Antico.
Un evento di rilievo internazionale che segnera’ l’incipit, e non solo ideale, del percorso artistico e museale che seguirà l’esposizione e che servirà a recuperare come lezione da dove veniamo.
Nei legni della Nave trasudano le avventure, la fatica e le paure dei naviganti antichi ed ‘è come se quella nave ritornasse, dopo 25 secoli, laddove non riuscì ad approdare e come Ulisse, la Nave arcaica sta per fare ritorno nella sua Itaca”.

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