La nuova battaglia di Legambiente Sicilia

“Fermare i lavori sul litorale di Capo Schisò per salvaguardare una specie botanica unica e l’integrità del sito”

A cura di Redazione
25 agosto 2025 20:48
La nuova battaglia di Legambiente Sicilia -
Condividi

Legambiente Sicilia, dopo il blitz organizzato in occasione dell’arrivo di Goletta Verde in Sicilia per denunciare il rischio concreto di una trasformazione permanente della costa e della scogliera, causata da progetti di cementificazione e da installazioni stabili o stagionali che ne comprometterebbero l’integrità paesaggistica e geomorfologica, lancia un appello urgente per la salvaguardia della scogliera lavica di Capo Schisò a Giardini Naxos (ME), sito di eccezionale valore naturalistico, paesaggistico e scientifico, minacciato dall’avvio di lavori per l’installazione di un lido-solarium autorizzato con provvedimento demaniale n. 421 del 10 giugno 2025. 

Capo Schisò, secondo quanto riferisce Legambiente in una nota, rappresenta un’area di altissimo valore ambientale, geomorfologico, storico-archeologico e paesaggistico, come ampiamente documentato dal Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 della Provincia di Messina e da numerosi studi scientifici. In particolare, l’area ospita una popolazione di Limonium tauromenitanum, una specie botanica endemica e gravemente minacciata, inserita nella Lista Rossa IUCN della Flora Italiana (categoria CR - Critically Endangered).

Secondo quanto rilevato da esperti del settore Capo Schisò costituisce il locus classicus di questa specie – ossia il luogo in cui è stato raccolto l’esemplare tipo utilizzato per la sua descrizione scientifica. La perdita o compromissione di questo habitat metterebbe seriamente a rischio la sopravvivenza della specie stessa. 

Legambiente Sicilia ha formalmente invitato le autorità competenti – il Dipartimento Regionale Ambiente e la Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina – a intervenire con la revoca in autotutela del provvedimento e l’attivazione di tutte le misure necessarie per garantire la conservazione del sito.

Segui Il Gazzettino di Gela