La preside ‘coraggio’ che coinvolge i ragazzi difficili
La scuola come luogo di vita vissuta. Panacea di ogni sfaccettatura delle esistenze di alunni, famiglie e lavoratori. Palcoscenico di storie. Luogo privilegiato di problemi che si intersecano. Questa...

La scuola come luogo di vita vissuta. Panacea di ogni sfaccettatura delle esistenze di alunni, famiglie e lavoratori. Palcoscenico di storie. Luogo privilegiato di problemi che si intersecano. Questa è la scuola che ha descritto Antonella Di Bartolo, la preside dell’IC Sperone-Pertini di Palermo che nel suo libro ‘Domani c’è scuola’ (Mondadori 2024) racconta la sua esperienza in una terra di frontiera. Il quartiere dove è stato ucciso don Pino Puglisi.
È iniziata così la rassegna ‘Libri vista Mare. Parole al Belvedere’ .
La rassegna letteraria estiva inaugurata stasera al Belvedere di Gela. Ad aprire i lavori l'assessore alla cultura Viviana Altamore che ha presentato l'iniziativa realizzata in collaborazione con la Libreria Orlando e l'associazione Zuppardo diretta da Andrea Cassisi che ha porto i saluti e descritto il life motiv.

A chiacchierare con lei di scuola, libri, cultura la dirigente dell’IC San Francesco Marilena Lachina, con cui è stato realizzato un interessante scambio di esperienze professionali, tutte imperneate sul profilo umano vero motore dell'impegno scolastico.
Un fiume in piena, la preside Di Bartolo. Ha sintetizzato 11 anni di lavoro in una scuola difficile, dove ha dovuto combattere contro le inefficienze strutturali e l'inconsapevolezza per raggiungere obiettivi che sembravano impossibili e che invece oggi, sembrano raggiunti. Il tutto dentro il libro 'Domani c'è scuola', andato a ruba.
Come a ruba sono andate le sedie della platea che ha superato il numero preventivato dall'organizzazione.