L’atto di accusa del sindaco a chi ha deciso di affidare Gela ad un commissario
Saranno pochi i partiti che si presenteranno all'incontro organizzato dal sindaco sulla situazione finanziaria. I 10 firmatari della mozione di sfiducia non vogliono neanche ascoltare cosa si potrà fa...

Saranno pochi i partiti che si presenteranno all'incontro organizzato dal sindaco sulla situazione finanziaria. I 10 firmatari della mozione di sfiducia non vogliono neanche ascoltare cosa si potrà fare grazie alla proroga concessa dalla Corte dei Conti.
E il sindaco Greco dice: "Adesso basta!".
"Per amore della città ho cercato un dialogo e la mediazione fino in fondo. Sempre per amore della città -aggiunge il primo cittadino - e per evitare il dissesto, che finisce con il pesare sulle tasche dei cittadini, mi sono attivato e ho utilizzato tutte le procedure normative e legali per ottenere la proroga da parte della corte dei conti. Proroga che, ricordo a tutti, ci può consentire di presentare le misure correttive ed evitare così di far precipitare la nostra città in un baratro da cui poi è difficile riprendersi".
"Devo, mio malgrado, constatare- continua- che alcune forze politiche, per nulla preoccupate della grave situazione economico-finanziaria dell’ente, hanno già deciso, per ragioni squisitamente politiche, di affidare la città ad un commissario esterno, anche a costo di far pagare un alto prezzo a tutti i cittadini".
"Ho fatto di tutto per evitare questa amara conclusione - dice Greco- ma, di fronte alla ferma e decisa volontà da parte di alcuni di interrompere il normale processo democratico, non mi resta altro che prenderne atto. Io sono disposto ad assumermi le mie responsabilità, spero che gli altri facciano altrettanto".