L'on Mancuso spiega le ragioni dell'elezione di Di Stefano
"Scelta fatta senza inciuci. Di fronte agli interessi collettivi le bandiere politiche si ammainano"


Ha dalla sua parte numerosi sindaci della provincia e avrebbe potuto determinare una scelta di bandiera per la presidenza dell'Ati idrico. Ma Michele Mancuso deputato e coordinatore provinciale di Forza Italia, ad elezione avvenuta con Terenziano Di Stefano sindaco di parte avversa che è presidente dell'Ati all"unanimità, spiega chiaramente le ragioni della scelta dei rappresentanti del centrodestra e di un risultato che fino a qualche giorno prima era impensabile.
"La presidenza non è stata assegnata a Terenziano Di Stefano in quanto tale ma per dare rappresentanza al territorio che rappresenta e che merita di vedere riconosciuto il peso che ha. Una scelta fatta senza inciuci frutto di un ragionamento tra persone mature che hanno anche colto questo mio desiderio di dare a Gela questo importante compito di presiedere la gestione di questo settore strategico in tutta la Provincia".
"Al Comune di Gela ' continua il deputato forzista- siamo opposizione a Di Stefano e tali rimaniamo.Niente sconti per lui e i suoi alleati ma per guidare l'Ati cioè di fronte agli interessi collettivi le bandiere si ammainano.Ed è quello che abbiamo fatto".
Il sindaco di Gela, presidente per ragioni fi rappresentanza territoriale, insomma, non avrà opposizione in un cda dell'Ati idrico dominato da colleghi di centrodestra e in gran parte vicini a Mancuso.
"Sapranno lavorare insieme per affrontare le tante questioni delicate che riguardano acque e fognature in tutto il Nisseno - sostiene Mancuso- e Gela che ha tante problematiche idriche avrà il suo sindaco come interlocutore diretto. Ho notato molto entusiasmo e voglia di aprire questa nuova pagina dopo l'elezione della nuova governance dell'Ati. Si organizzino ora per dare il meglio e i risultati che merita questa provincia sapendo di avere accanto tutta la deputazione"