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“Niente polemiche, la città puzza e va pulita”

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E mentre sindaco ed alleati litigano la città è sporca. “Veramente a Gela si vuole ridurre l’emergenza pulizia della città a dibattito tra partiti?” – se lo chiede il vice presidente del consiglio Paola Giudice che ricorda che il Sindaco e la giunta da tre anni, ben 3 anni, ci raccontano che la pulizia della città è il primo dei loro obiettivi, il primo punto del programma elettorale. Così la città sconosce il secondo, il terzo, il quarto dato che non si è raggiunto neppure il primo”.

“La città va pulita con urgenza- sottolinea la consigliera- e non c’è bisogno di specificare nella legalità e nella trasparenza dato che chi pensa di fare l’opposto non lo affermerà mai e non sarebbe degno di ricoprire cariche istituzionali. Il Sindaco è molto impegnato a non usare la memoria da campagna elettorale e trova però il tempo di rispondere a ogni virgola che dalla stessa maggioranza si alza e assume forma di critica attraverso proposte pubbliche.Ieri ha tirato le “orecchie politiche” al Vice Sindaco, oggi all’assessore all’ambiente così continuando le orecchie saranno sempre più rosse, la città sempre più sporca e il decadimento delle Istituzioni politiche sempre più profondo.Qualcuno si è preso la briga di verificare, innanzitutto, se il contratto con la società che si occupa della pulizia della città viene rispettato? È facile promettere di rescindere i contratti ma parlano i fatti, non le promesse utili solo a racimolare voti sulle disgrazie della città. Quando in campagna elettorale si promette una pulizia straordinaria del territorio, come si pensa di attuarla? Con la bacchetta magica? A questo punto è chiaro che  gli obiettivi di un programma elettorale sono solo carta straccia”

Paola Giudice conclude che la città va pulita e questo non è e non può diventare dibattito tra partiti, è vergognoso.La città va pulita per un semplice motivo: è talmente sporca da puzzare”.

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