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Nuovo anno scolastico, nuova ‘guerra’ delle aule

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Arriva il nuovo anno scolastico e ricomincia la ‘guerra’ delle aule. Il problema è sempre lo stesso: tanti studenti e pochi spazi. La denuncia arriva questa volta dalla dirigente dell’Istituto ‘Ettore Majorana’di Gela, prof.ssa Linda Bentivegna. L’Ufficio preposto alla gestione delle scuole superiori del Libero consorzio di Caltanissetta ha dislocato sei classi lontane dai Laboratori di pertinenza degli indirizzi: delle sei classi due si trovano in un punto particolarmente disagevole e sprovvisto di servizi igienici nelle immediate vicinanze. C’è però la prospettiva che nel futuro ( imprecisato), i bagni verranno costruiti. E comincia la lotta. La dirigente la conduce a suon di Pec, di ricorco al Prefetto e adesso manifestando pubblicamente il disagio cui andranno incontro gli studenti. Le prime avvisaglie della decisione del Libero Consorzio si sono avuto il 31 luglio quando il dirigente del Libero consorzio, dott. Denaro, ha riunito i dirigenti scolastici per discutere sul problema della contrazione delle aule degli istituti superiori, visto che il Liceo classico è interessato dai lavori di adeguamento sismico previsto dalla Legge. Il problema della 15 aule è stato risolto subito: le classi saranno ospitate dall’Istituto Sturzo. Restano i limitrofi Liceo scientifico e ‘Majorana’ che occupano lo stesso stabile seppur in piani diversi: il Majorana nel piano terra e seminterrato ed il Vittorini nei piani superiori. Servono classi allo Scientifico e sono stati spostati gli alunni dell’Istituto tecnico.

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“Non è giusto privilegiare taluni studenti a discapito di altri – dice la dirigente Bentivegna – i nostri ragazzi devono usufruire dei laboratori per i quali abbiamo investiti 120.000 euro: simulatore navale, aereo, laboratorio di meccanica, centralina di trasmissione aerea.

Grazie a queste competenze possono accedere subito dopo il diploma al mondo del lavoro e non possiamo permettere di compromettere il loro futuro. La dislocazione proposta è disagevole per studenti e insegnante che devono percorrere decine di metri per arrivare a destinazione durante l’orario scolastico, perdendo tempo prezioso. Mi auguro che l’Istituzione torni sui suoi passi per restituire quanto è stato sempre nella nostra disponibilità”.

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