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Ospizio Marino, la rinascita di un quartiere

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Da oltre un anno hanno dato vita ad un vero e proprio “restyling” del loro quartiere. I membri del comitato di Ospizio Marino continuano nell’opera di pulizia, abbellimento e tutela della loro zona di residenza coinvolgendo imprenditori, cittadini di altri quartieri e anche l’amministrazione comunale, che in passato si è complimentata con i cittadini per la loro intraprendenza e promozione del bene comune. Già dalla fine del 2019, sotto la presidenza di Totò D’Aleo, è partita un’opera di cura del decoro urbano nelle vie e nelle piazze della zona che va da piazza Calvario al Museo archeologico fino a lambire il lungomare Federico II di Svevia. Cittadini impegnati nel tempo libero in piccole opere di edilizia, giardinaggio e pulizia che hanno “contagiato” tanti altri residenti: autotassandosi riescono a comprare il materiale e gli utensili che servono, mentre in altre circostanze sono alcune ditte locali sensibili alla causa a donare accessori o prestare per qualche ora mezzi e macchinari.

Simbolo del quartiere è la Piazzetta della Collaborazione, da area abbandonata a luogo nevralgico che racconta il desiderio di pulizia e bellezza di una comunità. In una parola, il desiderio di normalità. Ultimi interventi eseguiti in ordine di tempo quelli di via Prati, importante zona di Ospizio Marino, e della stessa Piazzetta della Collaborazione rimessa a nuovo dopo l’intervento di Totò D’Aleo e di altri residenti come Emanuele Sacco, Pino Cannizzaro, Emanuele Passarello, Carmelo Cassarà, Vincenzo Gorgona, Gino Turco e Vincenzo Vella, del giardiniere Salvatore Romano e la collaborazione degli imprenditori Paolo Contraffatto e Vincenzo Scordio.

(Nella foto, alcuni dei cittadini-volontari del comitato di Ospizio Marino)

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