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Pane: si vende ancora non pesato, contro gli accordi

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“A Gela il pane viene venduto a forme e non a peso : si rischia di pagarlo ad un prezzo molto più alto”. È l’ allarme lanciato dall’ associazione ‘panedigela’.
“L’accordo dello scorso mese raggiunto dai panificatori gelesi – si legge in una nota – oltre a prevedere l’aumento del prezzo del pane ad oggi rispettato da tutti, prevedeva la vendita a peso dello stesso come sancito dall’ art. 23 della legge 47 del 1967, che di fatti obbliga non solo i panifici ma tutte le attività che lo commercializzano.

Si sarebbe creata una tipologia di vendita perpetrata ai danni dei clienti ignari che rischiano di pagare il pane ad un prezzo molto più alto rispetto a quello esposto e dichiarato dall’esercente.

Alcuni panificatori ignari del rischio di essere denunciati per “frode nell’esercizio in commercio”, altri invece consapevoli continuano ancora con la vendita virtuosa per arricchire i proprio guadagni giornalieri a discapito dei poveri clienti ignari dell’obbligo del venditore.

Attenzione dunque quando si acquista il pane, prima va pesato e poi pagato al prezzo dichiarato ed esposto dal venditore. Non va assolutamente venduto a pezzo, il rischio è di pagarlo ad un prezzo molto più alto di quello effettivamente dichiarato e divenire vittima di una “frode nell’esercizio in commercio”.

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