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Politica

Prelazione acquisto Torre di Manfria, atto in consiglio comunale

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Il sindaco torna e torna agguerrito, convinto di realizzare una serie di iniziative da troppo tempo rimandate.

Secondo la volontà programmatica già manifestata, l’amministrazione comunale ha completato tutto il lavoro preliminare per consentire al Consiglio comunale di esercitare entro il 2 luglio il diritto di prelazione per l’acquisto della Torre di Manfria.

La giunta, ieri, ha analizzato tutti gli atti dell’iter procedurale e l’accordo attuativo stipulato con Eni che dalle compensazioni garantirà un totale di 350 mila euro (250 mila per l’acquisto e circa 100 mila per la progettazione del restauro). Giovedì, dovrà pronunciarsi sulla proposta il consiglio comunale.

L’assise civica dovrà decidere se avviare l’acquisto della Torre, considerata la volontà di valorizzazione dei beni culturali, archeologici, paesaggistici, storici e architettonici della città. La Torre di Manfria è uno dei simboli della città, risalenti al XVII secolo, incastonata in un Sito di Importanza Comunitaria, meta di naturalisti dell’Ottocento per le sue caratteristiche botaniche, zoologiche e paesaggistiche. Delle oltre 200 torri costiere della Sicilia, che formavano un sistema di vigilanza strategico-militare per segnalare i pericoli provenienti sia dai nemici sia dai corsari africani, la Torre di Manfria,  era una tra le 37 più importanti.

Quindi, come già deliberato dal Comune di Gela nell’ottobre 2020, l’amministrazione ritiene opportuno che la Torre di Manfria diventi bene pubblico, messo a disposizione di tutta la collettività.

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Presidenza Ati idrico:centrodestra convergere su Faraci?

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Cambio al vertice dell’Ati idrico e manovre in corso per la nomina del successore del sindaco di Niscemi Massimiliano Conti.

Tra i papabili il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano le cui chances aumentano se il centrodestra si spacca. Ma trapelano voci di incontri già avvenuti per l’unità della coalizione in questa scelta.

Circola un nome su cui la coalizione sembrerebbe poter convergere.È quello del sindaco di Mazzarino Mimmo Faraci civico come Di Stefano ma di area centrodestra.Pare che il principale sponsor di Faraci sia FdI. Ci sono lavori in corso.Tra un paio di giorni il verdetto.

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Dopo il museo di via Di Bartolo, il museo del mare: “Stiamo rispettando il cronoprogramma”

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Per l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, non ci sono dubbi: dopo il museo all’aperto di via Di Bartolo, Gela vedrà presto anche l’inaugurazione del museo del mare. Intervenuto questa mattina per lo start ufficiale al sito del quartiere Borgo, la necropoli dei bambini di età arcaica risalente ai primi coloni rodio-cretesi, l’esponente del governo regionale ha fatto chiarezza in merito all’attesissima apertura del museo dei relitti di Bosco littorio.

«Stiamo lavorando con serietà rispettando il cronoprogramma, presto apriremo e consegneremo alla città una perla, un luogo unico che sarà un’attrattiva per tutti i turisti che verranno in Sicilia», ha detto Scarpinato. La Soprintendente ai beni culturali e ambientali Caltanissetta, Daniela Vullo, ha confermato l’avanzamento dei lavori di musealizzazione che si concluderanno da programma entro l’autunno.

Nella stessa stagione, il condizionale è d’obbligo in questo caso, sarebbe prevista anche la riapertura del museo archeologico dopo i lavori di ristrutturazione. Il Parco archeologico di Gela, guidato dal direttore Donatella Giunta, potrebbe presto ritrovare tasselli importantissimi del proprio patrimonio storico-culturale: i cittadini se lo augurano, da tempo immemore.

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Commissione sanità all’Ars rinvia parere alla prossima seduta

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L’on Totò Scuvera ha scelto di essere presente ai lavori della commissione sanità all’Ars piuttosto che in città con l’assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Scarpinato esponente del suo partito taglio del nastro del museo all’aperto di via di Bartolo.

La commissione ha proseguito i lavori della scorsa settimana sul piano sanitario regionale senza arrivare ad una decisione. Ci sarebbe una terza bozza del piano approntata dall’assessore Faraoni. Ci sarà una nuova seduta la prossima settimana.

“Gela perde 4 posti letto – dice Scuvera- ma il problema non è il taglio di qualche posto ma il poter attivare quelli che ci sono e rendere la sanità di qualità.Questa è la vera sfida”.

Il parere della commissione è obbligatorio ma non vincolante ma il governo Schifani punta ad un parere favorevole per rendere più agevole l’approvazione del piano all’Ars.

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