La consigliera Pd Lorena Alabiso interviene sul regolamento per la disciplina e l’applicazione delle misure preventive per sostenere il contrasto dell’evasione dei tributi locali, approvato ieri in aula.
Un regolamento che nasce dalla necessità per il Comune di recuperare quelle somme di tributi evasi, vista la scarsa capacità di riscossione dell’ente nonché uno dei principali motivi per la quale l’ente si trova in dissesto finanziario.
La consigliera Alabiso entra nel dettaglio.e racconta i retroscena del lavoro svolto.
“Il regolamento così com’è stato presentato ai pareri con le soglie di €1000 per le nuove attività e €5000 per le attività esistenti -spiega- e’ stato frutto di un lavoro di studio da parte mia insieme alla commissione di cui faccio parte e della dirigente del settore, avendo anche più volte ascoltato il parere delle associazioni di categoriaArrivare a queste soglie con pareri positivi per noi non è stato lavoro facile, poiché da un lato vi era la necessità del settore tributi di incassare quante più imposte possibili proponendo una soglia unica per tutti di €500, dall’altro lato vi era la volontà da parte nostra di innalzare tale soglia per dare anche un margine di respiro ai commercianti i quali si sarebbero viste revocate le licenze per una rata non pagata”.
:Conoscendo bene il settore per me non era accettabile che la soglia fosse inferiore a 5000€ (tasse che i commercianti devono pagare al comune a copertura in media in un anno di attività). Il confronto tra me e la dirigente del settore è stato intenso e proficuo abbiamo cercato con queste soglie infatti di coprire l’ottanta percento di evasione e non rischiare di diventare vessatori nei confronti di una sola categoria”.
Poi un rilievo sulla posizione assunta in aula dalla minoranza.
“La minoranza- dice la consigliera Dem’ che prima propone un emendamento con un limite di 7000€ per le attività esistenti facendo diventare lo strumento del regolamento inefficace dopo aver sentito i vari pareri contrari decide ‘per provocazione’ nei confronti della maggioranza di chiedere un nuovo emendamento portando la soglia a €1500 per le attività esistenti, come se noi non avessimo avuto il coraggio di votare un regolamento con parere contrario.Ricordo a me stessa e alla minoranza che nel mese di dicembre noi della maggioranza abbiamo votato variazioni di bilancio con parere contrario dei revisori mentre loro nemmeno erano presenti”.
“Il nostro voto contrario al primo emendamento nasce solamente dell’ inefficacia del regolamento stesso se le soglie fossero state aumentate e pertanto la nostra posizione nasce da un’assunzione di responsabilità nei confronti dell’ente e soprattutto dei cittadini tutti soprattutto quelli virtuosi che si ritrovano oggi a pagare le imposte per chi negli anni non ha pagato.
Il principio cardine del regolamento è pagare tutti per pagare meno”- conclude.