Siciliani che fanno la Storia

Il discorso di fine anno, mandato in onda a reti unificate, ha rappresentato l’ennesimo manifesto del suo settennato: straordinario garbo istituzionale, semplicità, chiarezza. Doti dinanzi alle quali...

02 gennaio 2022 12:18
Siciliani che fanno la Storia -
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Il discorso di fine anno, mandato in onda a reti unificate, ha rappresentato l’ennesimo manifesto del suo settennato: straordinario garbo istituzionale, semplicità, chiarezza. Doti dinanzi alle quali la (sotto)classe politica italiana dovrebbe prendere appunti. Il presidente Sergio Mattarella, palermitano di nascita, è stato in questi anni un riferimento per tutti, senza mai imporsi ma suggerendo a tutti - istituzioni, classe politica, semplici cittadini - la possibilità di un dialogo fattivo, di una concreta apertura all’ascolto, nell’interesse della costruzione comune.

I punti salienti delle sue parole hanno tracciato la strada per il presente e il futuro, una strada sulla quale i giovani sono grandi protagonisti come mai forse prima: Mattarella ha sempre creduto nelle nuove generazioni e l’ha fatto con coerenza, non per spicciola demagogia. Tra le tante questioni interessanti affrontate nel suo discorso, è emerso il toccante ricordo del prof. Pietro Carmina, tragicamente scomparso nella tragedia di Ravanusa, con quelle parole cariche di saggezza socratica e profonda umanità rivolte ai suoi alunni.

Un bellissimo omaggio che ha toccato i cuori degli italiani, sottolineando un’altra storia di Sicilia che ha mostrato, in mezzo alla sventura, un incredibile scorcio di immortale bellezza. Ecco, è con orgoglio che da siciliani assistiamo alla chiusura del sipario sul mandato del presidente Mattarella, di certo in cima nella classifica dei siciliani che hanno scritto le più belle e importanti pagine nella storia d’Italia.

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