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Cronaca

Spedizione punitiva nei confronti dell’amante

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Modica – I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica sono intervenuti per sedare una violenta lite tra cinque persone scaturita al culmine di un inseguimento avvenuto lungo la SP.43 Modica – Sampieri.

Il violento alterco ha avuto come motivo scatenante la relazione extraconiugale intrattenuta da parte di uno dei litiganti, a bordo di un autocarro, e la moglie di uno degli occupanti di un altro mezzo, esattamente un furgone. La violenta colluttazione è avvenuta a seguito dei continui speronamenti al grosso mezzo, che hanno costretto l’autista a fermarsi, poiché impossibilitato a proseguire la propria marcia.

L’azione delittuosa avveniva presso una delle arterie principali della Contea nei pressi del distributore Esso della Sorda, motivo per cui negli stessi attimi in cui si configurava questo violento contatto giungeva, nell’espletamento del proprio servizio perlustrativo di controllo del territorio, un’autoradio dell’Aliquota Radiomobile che, avuta cognizione di quanto stava accadendo, si equipaggiava e procedeva all’intervento per sedare la lite in corso.

Nonostante le difficolta’, i militari riuscivano a evitare che la situazione potesse ulteriormente degenerare e a porre in sicurezza l’autista del grosso mezzo, che aveva già subito numerosi calci e pugni, che hanno avuto come conseguenza lesioni giudicate guaribili in 30 giorni. Nel frattempo, l’immediato allarme degli operanti ha fatto scattare un imponente servizio di pronto intervento dei militari della Compagnia di Modica che, giunti sul posto, hanno riportato definitivamente la situazione alla calma.

Dalle attività di indagine svolte nell’immediatezza, i militari accertavano che durante l’inseguimento l’autista dell’autocarro aveva minacciato gli occupanti del furgone con una pistola; questi ultimi, invece di desistere hanno persistito nel loro tentativo di aggressione che è poi culminato con la lite alla presenza dei militari dell’Arma. Tutti gli occupanti del furgone sono stati denunciati per lesioni personali in concorso ai danni dell’autista del grosso mezzo il quale, a sua volta, è stato denunciato in stato di libertà per minaccia aggravata, ricettazione e porto illegale di arma comune da sparo, esattamente una pistola semiautomatica cal. 7,65, non censita, perfettamente funzionante, completa di caricatore con 7 cartucce, nonché ulteriori 35 munizioni dello stesso calibro, il tutto rinvenuto all’interno della cabina dell’autocarro e successivamente sequestrato.


Anche in questo caso la repentina presenza dei militari dell’Arma ha evitato che la situazione potesse sfociare nel coinvolgimento di più persone e potesse comportare serie problematiche per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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Cronaca

Il Questore sospende la licenza di un bar frequentato da pregiudicati

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Niscemi – Il bar era frequentato da pregiudicati: il Questore della Provincia di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello ordina la sospensione della licenza, ex art. 100 tulps. 

Il provvedimento è stato emesso a seguito di quanto emerso nel corso di diversi controlli amministrativi eseguiti dal Commissariato di Polizia nell’arco di quattro mesi. Il Questore ha ordinato la sospensione della licenza, ex art. 100 tulps, per tre giorni, nei confronti del titolare di un bar di Niscemi.

All’interno dell’esercizio commerciale gli agenti hanno, infatti, identificato numerosi pregiudicati per reati contro il patrimonio e la persona e per reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, alcuni dei quali sottoposti a misure di prevenzione.

L’assidua frequenza del locale da parte di pregiudicati costituisce un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica e la temporanea sospensione dell’attività ha l’obiettivo di dissuadere i soggetti indesiderati dal continuare a frequentarlo.

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Cronaca

Incendio in contrada Farello

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Primi tepori di un’estate alle porte e primi incendi, dietro l’angolo. Il primo della stagione è divampato stamattina in zona Farello, come si vede nella foto di copertina.

Succede quando il caldo si fa sentire e basta una piccola scintilla per provocare l’incendio, quando le erbe selvatiche abbondano.

E a Gela abbondano eccome…. Nella via Licata per esempio, nel tratto che porta a Macchitella, e’ un’esplosione di natura selvaggia, per usare un’espressione poetica…. Sul posto sono stati chiamati ad intervenire i vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere le fiamme.

“Bisogna realizzare i controfuoco – dice il segretario del comitato ‘Gela che cambia’ – altrimenti l’estate che sta per arrivare sarà in fuoco continuo. Potrebbero partire incendi a catena .
Inoltre si devasta la natura tutta la fauna: Lumache, lucertole, uccelli.

Ancora sottolineo che bisognerebbe che prima dei pompieri dovrebbero arrivare i Carabinieri o la Polizia per cercare di vedere se c’è ancora qualche piromane sul posto…”.

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Cronaca

Furto aggravato, arrestati due licatesi

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Due licatesi di 20 e 33 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Licata, supportati dalla Sezione Radiomobile della Compagnia, in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I due sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di furto aggravato, tentato furto aggravato e porto ingiustificato di coltello, in relazione a numerosi episodi avvenuti, in orario notturno, tra dicembre 2024 e gennaio 2025 ai danni di diversi esercizi commerciali del centro cittadino. Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Licata sotto il coordinamento della Procura di Agrigento, si sono sviluppate attraverso l’analisi di numerosi sistemi di videosorveglianza e la raccolta di ulteriori elementi a carattere fortemente indiziario, che hanno consentito di ricostruire in modo dettagliato le modalità operative dei presunti autori.All’esito dell’attività investigativa, è stato emesso il provvedimento restrittivo: uno degli indagati è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre per l’altro è stato disposto l’obbligo di dimora nel centro urbano del Comune di Licata, con prescrizione di permanere nella propria abitazione nelle ore notturne. Entrambi rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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