Sanita’ nel caos: basta con la sanità gestita dalla politica. Servono tecnici in grado di pensare al paziente e non alle nomine. E arriva il veto all’idea di riforma che avrebbe ampliato la dotazione dei manager da 18 a 24, adesso arriva lo stop anche alla possibilità di una proroga dei manager della sanità in scadenza. Non ci saranno margini per rinvii e trattative. Almeno questa l’idea che portera’ avanti il governatore Renato Schifani secondo fonti vicini a Palazzo d’Orleans.
La polemica è esplosa dopo la diffusione di una ipotesi di lavoro ancora tutta da discutere, di una possibile riforma della sanità: subito la battaglia è diventata politica. Tensioni sarebbero emerse fra l’ala azzurra dell’assessore catanese Marco Falcone e i centristi della Nuova Dc di Totò Cuffaro. Tensioni amplificate da indiscrezioni pubblicate dai giornali.
La prima a palisade il dissenso è stata l’ex presidente della commissione Sanità all’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo con una nota singolare per arrivare da un esponente della maggioranza.
“Nessuno pensi di tornare a parlare di sanità e nomine nel retrobottega di qualche negozio – dice Marghetota La Rocca Ruvolo – le decisioni sulla salute dei siciliani devono essere assunte in modo trasparente e concertato. Per questo ritengo gravi e inaccettabili le dichiarazioni rilasciate dall’onorevole Carmelo Pace il quale, a suo dire, insieme al segretario della Dc, Totò Cuffaro, farebbe parte di un tavolo ristretto della maggioranza che approva preventivamente le azioni da mettere in campo per la sanità siciliana”.