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Storie e luoghi della città: l’iniziativa dell’associazione Studenti sorridenti con il laboratorio di fotografia sociale

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Il mare, i luoghi, le persone. Momenti ed esperienze di tutti i giorni, narrate attraverso gli scatti fotografici che permettono all’arte di trasmettere il suo valore inclusivo. È il senso dell’iniziativa promossa dall’associazione Studenti sorridenti presieduta da Mariangela Tandurella: un laboratorio di fotografia sociale per ragazzi dai 12 ai 19 anni. Sono giovani e giovanissimi con Disturbi specifici dell’apprendimento e la fotografia riesce ad essere per loro uno strumento di comunicazione originale ed efficace, per abbattere ogni distanza di sorta raccontando storie e situazioni della quotidianità. A tenere le lezioni è Mauro Ferrara, fotografo gelese tornato da pochi anni in città dopo quasi un ventennio vissuto in Lombardia.

È lui a tirar fuori dai partecipanti il «desiderio profondo d’espressione», insieme alla capacità di scovare e valorizzare la bellezza guardando oltre le apparenze. Anche con un solo smartphone è possibile raccontare la realtà in maniera autentica, un messaggio chiaro per puntare sulla potenza comunicativa delle immagini. Il progetto, dicono i promotori dell’iniziativa, proseguirà ancora nei prossimi mesi: l’obiettivo è quello di portarlo nelle scuole per lanciare in maniera ancor più strutturata l’idea della fotografia sociale come strumento efficace di comunicazione.

(In foto, una delle immagini scattate durante il laboratorio di fotografia sociale)

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