Tutto pronto per vedere la Nave arcaica, oggi la presentazione
Fuori il sole accecante dell’estate di Gela e poi il padiglione in penombra dove in primo piano si vede la Nave arcaica. Un sito appositamente realizzato all’interno del Parco archeologico di Bosco Li...


Fuori il sole accecante dell’estate di Gela e poi il padiglione in penombra dove in primo piano si vede la Nave arcaica. Un sito appositamente realizzato all’interno del Parco archeologico di Bosco Littorio che sembra essere un’oasi a sé stante. Un tuffo in un passato lontano dove è stata allestita la mostra “Ulisse in Sicilia. I luoghi del Mito”, organizzata dalla Regione Siciliana. Stamattina la ‘discussa’ conferenza stampa a cui hanno partecipato giornalisti e testate locali, regionali e nazionali che porteranno il messaggio in tutta l’Italia, tanto è importante l’evento. Il percorso espositivo, allestito dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Caltanissetta verrà inaugurato venerdì 22 luglio alle 18 e da quel momento aperto al pubblico fino al 10 ottobre. Racconta il percorso della figura mitologica di Ulisse in Sicilia in otto sezioni tematiche, attraverso 80 reperti provenienti da musei regionali, nazionali ed esteri.



Al centro della mostra c’ è la “Nave di Gela”, che gli studiosi hanno datato nel periodo compreso VI e il V secolo avanti Cristo, rinvenuta nei fondali antistanti la costa di Bulala della cittadina rivierasca, che per la prima volta viene parzialmente ricomposta ed esposta al pubblico in Sicilia, dopo la mostra di Forlì del 2020. E’ stata ritrovata nei fondali di Bulala e adesso è tornata a casa E’ stata ricostruita ed è già pronta per essere fruita dal pubblico in Sicilia. All’incontro con i giornalisti il presidente della Regione Nello Musumeci, l’ assessore ai Beni culturali ed identità siciliana Alberto Samonà, il sindaco di Gela Lucio Greco, la Soprintendente ai Beni culturali ed ambientali di Caltanissetta Daniela Vullo ed il direttore del parco archeologico di Gela Luigi Maria Gattuso. Una dimensione diversa dove si ha la sensazione di non essere a Gela, quella delle lamentele e delle carenze. Qui c'è la cultura, l'ordine e il futuro.